Amnesty International chiude i suoi uffici a Hong Kong: “Impossibile lavorare in libertà”
«Questa decisione, presa a malincuore, è stata guidata dalla legge sulla sicurezza nazionale»
Amnesty International getta la spugna e annuncia che chiuderà i suoi uffici a Hong Kong a causa della minaccia posta al personale dalla legge sulla sicurezza nazionale che Pechino ha imposto sull'ex colonia britannica alla fine di giugno del 2020.
«Questa decisione, presa a malincuore, è stata guidata dalla legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong, che ha reso impossibile alle organizzazioni per i diritti umani nella città di lavorare liberamente e senza timore di gravi rappresaglie da parte del governo», ha affermato in una nota Anjhula Mya Singh Bais, presidente del board di Amnesty.