Villanova-Carbonara, derby violento: botte all’arbitro 19enne, due in ospedale
Rigore contestato durante la partita di Terza categoria provinciale. Due giocatori di casa scappano
VILLANOVA D’ARDENGHI. Invece che un’allegra sfida tra paesi vicini, la partita di Terza categoria tra Villanova d’Ardenghi e Giovanile Carbonara finisce nel peggiore dei modi: rissa e due persone all’ospedale. Ad avere la peggio è il giovane arbitro della sezione Lomellina Ivan Corrado, 19 anni, aggredito e picchiato dopo aver fischiato un calcio di rigore per la squadra ospite, il Carbonara.
La partita è tesa già dal primo tempo: tra le due formazioni c’è rivalità. Ieri, tra l’altro, era la festa patronale di Villanova. Al campo sportivo Maggi c’è parecchia gente, con in capo il sindaco.
Al 7’ minuto del primo tempo la squadra di casa va in rete con Gilardi, centrocampista di 22 anni passato dal Garlasco (Promozione) al Villanova a inizio stagione. Al 30’ a pareggiare è Mattia Respighi, da due anni punta del Carbonara. Tra la fine del primo tempo e i primi minuti della ripresa il Villanova si ritrova in nove per due espulsioni, una è quella del presidente-giocatore Enea D’Antuono, 49 anni e una passione totale per il calcio.
Alla ripresa gli ospiti vanno in rete due volte in pochi minuti, grazie a Elia Marsetti: la prima volta su azione, la seconda su rigore.
Gli insulti all’arbitro continuano. Ma il peggio esplode poco prima del 90’: altro fallo in area e rigore fischiato a favore del Carbonara. L’arbitro viene aggredito, insultato. Un giocatore lo colpisce con un calcio a un fianco. La panchina del Carbonara prova a sedare la rissa, ma un dirigente viene colpito duro. Altri vengono picchiati, sanguinano parecchi calciatori. Chi può si ritira in spogliatoio. L’arbitro ha la peggio. Anche Fabio Degani, del Carbonara è a terra.
Qualcuno chiama ambulanza e carabinieri. Nel piccolo campo sportivo “Maggi” di Villanova c’è una confusione totale. Due giocatori del Villanova - già identificati dall’arbitro - si danno alla fuga prima che arrivino i carabinieri.
Il delegato provinciale della Federazione calcio, Roberto Del Bo, a sera, è più deluso che arrabbiato: «In attesa dell’arrivo del referto arbitrale e della decisioni del giudice non posso che condannare questo ignobile gesto. In un momento in cui si fa fatica ad avere arbitri per dirigere le partite, siamo assolutamente vicini al direttore di gara e al calciatore colpiti da questa inaudita violenza».