Centinaia sotto la pioggia a Pavia contro l’affossamento del Ddl Zan: «Non ci fermerete»
Il disegno di legge che avrebbe messo sullo stesso piano la discriminazione per orientamento sessuale, identità di genere, genere, sesso e disabilità e quella razziale, etnica e religiosa già tutelata dalla legge italiana è stato affossato in Senato. Anche a Pavia, come in oltre 50 piazze Italiane, centinaia di attivisti di Coming Aut, Universigay, la Uildm e tante persone che vorrebbero uno Stato che non preferisce sanzionare le violenze a cui la comunità Lgbti+ e i disabili sono scesi in piazza nonostante la pioggia.
Il disegno di legge interveniva su due punti del codice penale e attraverso un'aggiunta alla già esistente legge Mancino-Reale (del 1992), mirava a sanzionare gesti e azioni violenti. Oltre a reprimere i crimini d’odio misogino, omotransfobico e abilista prevede una serie di azioni positive che puntano a prevenirli. Nei giorni scorsi, con il voto segreto e una ventina di voti mancanti, il ddl è stato affossato. Fine della discussione, esultanza in Senato.
Tanta la frustrazione di chi questa legge l’attendeva da decenni, per sentirsi al sicuro. «Di una legge contro l’omotransfobia nel nostro paese si parla esattamente da 25 anni» ha spiegato infatti il presidente di Coming Aut Davide Podavini che si è soffermato su quanto quello che è accaduto in Senato sia un tentativo di far tornare indietro una società ben più avanti della sua classe politica.
L’ex presidente di Coming Aut Barbara Bassani ha scatenato un’ovazione quando ha scandito: “Non ci fermerete, ci avete solo fatto arrabbiare di più”.
In piazza c'erano anche l'Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare con il presidente Fabio Pirastu: "Siamo ancora in piazza - spiega Pirastu - perché l'Italia ha bisogno di una legge che protegga e tuteli le persone con disabilità. L'appuntamento con il Ddl è stata un'occasione persa". "Quello che è avvenuto in Senato è stata una vergogna - ha aggiunto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Simone Verni -. Sacrificare sull'altare della ricerca di potenza di alcuni partiti ed esponenti di partito i diritti che dovrebbero essere già garantiti a tutti come già prevede la costituzione è una vergogna". Video Garbi
C’è chi è arrivato in piazza della Vittoria con il papà, chi con la mamma, chi con gli amici e chi, approfittando dell’occasione, ha deciso di fare coming out con gli amici. Tra arcobaleni e ombrelli, unicorni e applausi, la manifestazione vuole essere solo il preludio di altre azioni, perché il messaggio è chiaro: la battaglia è persa ma nessuno ha intenzione di mollare il colpo.
A partire dalla battaglia per far approvare la legge Nanni, dedicata alla memoria di Iolanda e redatta da Giuseppe Polizzi, fondatore di Arcigay Pavia: la proposta di legge regionale è stata depositata nel 2019 dal Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle e si intitola “Norme contro la discriminazione determinata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere” : l’obiettivo è rimuovere, attraverso gli strumenti regionali, tutti gli ostacoli che generano discriminazioni dirette e indirette determinate per orientamento sessuale (eterosessuale, omosessuale [lesbico o gay], bisessuale, transessuale) e identità di genere.