Covid, Boccia: “Iniziata la 4a ondata, massimo rigore per evitare chiusure a fine anno”
«Nelle prossime settimane sarà inevitabile l'uscita di alcune Regioni dalla zona bianca». Intanto, l’Ema promuove due nuove terapie monoclonali
«In Italia, nonostante la sensibilità di gran parte del Paese, la generosità di chi ha fatto il vaccino volontariamente e l'impegno senza sosta di medici e infermieri, ci sono organizzazioni e alcuni partiti di destra che giustificano alcune minoranze che non vogliono vaccinarsi. Mai come in questo momento bisogna rispettare il distanziamento, utilizzare la mascherina e soprattutto spingere tutti alla vaccinazione. Con appelli continui e con l'esempio quotidiano. Siamo ormai entrati, di fatto, nella quarta ondata e riusciremo ad affrontarla con forza solo se saremo tutti vaccinati e se le terze dosi saranno fatte in tempo». Così Francesco Boccia, deputato Pd ed ex Ministro per gli Affari regionali, lasciando a Parma l'Assemblea annuale di Anci.
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«Quello che sta accadendo in questi giorni in Germania, in Olanda e in altri Paesi del nord e dell'est Europa accadrà, inevitabilmente, da noi nelle prossime settimane, proprio come successo nei mesi scorsi con le precedenti ondate - prosegue Boccia - È nostro dovere difendere la salute di tutti proteggendo le reti sanitarie. Chi in queste settimane si è battuto contro i green pass e contro i vaccini, dovrà adesso rispondere delle inevitabili nuove restrizioni che potrebbero scattare con l'aumento dei ricoveri. Nelle prossime settimane sarà inevitabile l'uscita di alcune Regioni dalla zona bianca. Il rigore massimo oggi e la vaccinazione di massa servono proprio per evitare chiusure a fine anno».
Proroga dello stato di emergenza
Pesa dunque una grossa incognita su ciò che sarà possibile fare a fine anno e, a domanda dei giornalisti sulla possibile proroga dello stato di emergenza, Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità, risponde: «E' una scelta che spetta al governo, che andrà affrontata a tempo debito, manca ancora più di un mese e mezzo rispetto alla fine dell'anno e dello stato di emergenza».
L’Ema promuove due terapie monoclonali
Intanto l'Agenzia europea per i medicinali ha espresso un parere positivo su due trattamenti per il Covid-19 - Ronapreve e Regkirona - identificati dalla Commissione europea come «terapie promettenti nell'ambito della strategia dell'Ue» sulla lotta al Covid-19. E' quanto si apprende da una nota della Commissione europea. «Entrambi sono trattamenti da utilizzare durante le prime fasi dell'infezione a base di anticorpi monoclonali antivirali», si precisa nella nota. «Con l'aumento delle infezioni da Covid-19 in quasi tutti gli Stati membri, è rassicurante vedere molti trattamenti promettenti in fase di sviluppo come parte della nostra strategia», ha dichiarato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides. «Oggi - ha aggiunto - facciamo un importante passo avanti verso il nostro obiettivo di autorizzare fino a cinque nuovi trattamenti nell'Ue entro la fine dell'anno». «La vaccinazione rimane lo strumento chiave per combattere il Covid-19, proteggersi da infezioni, ospedalizzazioni, decessi e conseguenze a lungo termine delle malattie», ha precisato. «Sebbene l'Ue abbia uno dei tassi di vaccinazione più alti al mondo, le persone continueranno ad ammalarsi e avranno bisogno di trattamenti sicuri ed efficaci per combattere le infezioni e migliorare le prospettive non solo di una guarigione più rapida, ma anche di sopravvivenza», ha concluso la commissaria.