Pavia e gli spazi per la musica (che non ci sono): oggi il flash mob di protesta
Pavia: l’invito a partecipare portando uno strumento musicale, un microfono o un disco. Giovani in prima linea: «Gli eventi sono solo a Milano, per fortuna c’è la linea S13»
PAVIA. Oggi, sabato 13 novembre, dalle 12 alle 12.10, tutti in piazza della Vittoria, con uno strumento musicale o un cd o uno spartito, per il flash mob con il quale si metterà in evidenza la carenza di spazi cittadini per fare e ascoltare musica dal vivo.
L’evento, al quale ha lavorato Daniela Bonanni, storica fondatrice del locale Spaziomusica chiuso ormai dall’inizio della pandemia e “ospitato” a Borgarello, si intitola “In silenzio per far rumore”. Dalle 12 alle 12.10 chi vorrà potrà andare in piazza con uno strumento o con qualche oggetto che abbia a che fare con la musica. Ed è solo l’inizio.
Tutti potranno scattarsi una foto, anche nei prossimi giorni e anche a casa, immagini che verranno documentate tramite l’hashtag #spazioallamusicapavia. L’intenzione è quella di tenere viva l’attenzione dei cittadini sul fatto che, a Pavia, non esistano più locali dedicati esclusivamente alla musica dal vivo e che l’offerta di alternative ai più giovani potrebbe contribuire a rendere meno serrata la morsa della malamovida in centro.
Su questo punto concordano anche i ragazzi più giovani. Filippo Capobianco, 23 anni, studente di Fisica, dice: «La chiusura di Spaziomusica è stata un colpo forte. Però io sono nato e cresciuto a Pavia, e la carenza di locali per suonare o ascoltare musica è sempre stata un problema. Da fruitore di concerti, cinema e teatro devo dire che in città è rimasta aperta una sola sala cinematografica, in centro e c’è il teatro Fraschini. Per il resto si cerca di mantenere viva l’offerta culturale a livello quasi artigianale, ma senza il supporto delle istituzioni e senza spazi. Io ho fatto parte di una compagnia teatrale che si chiama “Tra il dito e la luna”. Facevamo spettacoli nelle palestre dei Comuni più piccoli, ma a Pavia non siamo mai riusciti a trovare una sede stabile a causa dei prezzi proibitivi».
L’alternativa, dunque, sono le serate a stordirsi di “shottini” o la fuga: «La linea S13 per Milano è la manna dal cielo. Tante volte la si prede per raggiungere Milano e poi si prende il treno delle 23.30 per tornare a Pavia. Perché io credo che sarebbero molti i ragazzi interessati a offerte culturali serie. Oggi ci sono locali come il Bacaro, Sottovento o Radio Aut che offrono anche serate musicali. Manca però un locale che sia destinato esclusivamente a quello come era, appunto, Spaziomusica».