Adriatici inseguito per strada, caos sotto casa con troupe di La7: finisce con tre denunce
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Voghera, «Piazza Pulita» ha cercato di intervistare l’ex assessore. Il blogger Gianpiero Santamaria insulta i carabinieri
VOGHERA. La troupe di «Piazza Pulita», la nota trasmissione di La7 condotta da Corrado Formigli ha cercato giovedì sera di intervistare l’ex assessore Massimo Adriatici, accusato di eccesso colposo di legittima difesa per avere esploso un colpo di pistola in piazza Meardi e avere ucciso il 39enne Youns El Boussettaoui. Lo aspettavano sotto casa sua in via Cavour. L’intervista non è stata realizzata in un crescendo di tensione.
Pedinato
Protagonista Gianpiero Santamaria, politico e blogger, autore di post al veleno sulle inchieste che da settimane agitano Voghera. Racconta: «Avevo sentito al telefono quelli di La7 che volevano intervistare Adriatici, noi abbiamo iniziato a inseguirlo da piazza San Bovo». Un pedinamento per le vie di Voghera accompagnato da urla e insulti. Davanti c’è l’auto dell’ex assessore Massimo Adriatici. Dietro, la macchina su cui viaggiano Giampiero Santamaria, l’amico Davide Palumbo e la sua fidanzata. Un’ora di follia, poco prima della mezzanotte, ripresa dai telefonini degli stessi protagonisti e poi postata su Facebook. I video, comparsi venerdì mattina on line, sono stati subito rimossi. Ma questo non è bastato a evitare la denuncia.
Santamaria, Palumbo e la ragazza che era con loro sono stati denunciati con l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale. Nei giorni scorsi a Santamaria e Palumbo era stato notificato un avviso orale firmato dal questore di Pavia Gerardo Acquaviva dopo le segnalazioni ricevute dai carabinieri della compagnia di Voghera.
Santamaria, due settimane fa, era stato anche destinatario di una perquisizione in casa da parte della polizia giudiziaria, che gli aveva notificato un avviso di garanzia per diffamazione e prelevato il contenuto di cellulari e computer in relazione ad alcune fughe di notizie.
Uno dei filmati, ripreso da un cellulare, racconta l’inseguimento per le strade della città, durato quattro o cinque minuti. Adriatici non si ferma e costringe i suoi inseguitori a percorrere l’itinerario da lui voluto, fino a che, in via Amendola, la macchina con a bordo Santamaria e gli altri due amici viene fermata da una pattuglia dei carabinieri.
I militari, a quanto pare allertati dallo stesso Adriatici, scendono dall’auto, per il controllo, ma devono fronteggiare una reazione inaspettata. Santamaria contesta loro di avergli sbarrato la strada in maniera brusca. La ragazza dice ai carabinieri che vogliono coprire Adriatici. Ci sono urla. Partono gli insulti. Santamaria dice ai militari: «Fascisti di m...». Il telefonino continua a riprendere la scena, mentre i carabinieri mantengono la calma. Un militare prova a rasserenare gli animi, il video si interrompe. Nel filmato si nota la professionalità dei carabinieri che non reagiscono a quelle che sembrano vere provocazioni.
L’ultimo atto
È ancora Santamaria a raccontare cosa accade dopo. «Siamo andati in corso Cavour, sotto la casa di Adriatici». Qui ci sono i giornalisti di Piazza Pulita che provano a raccogliere una dichiarazione dell’ex assessore, che nel frattempo è arrivato nel cortile della sua abitazione. La situazione resta tesa. Santamaria si avvicina a una donna, avvocata e amica di Adriatici, che prova a dialogare. Nel frattempo, insieme ai carabinieri, sono arrivati gli agenti del commissariato e della polizia locale. La donna, che si presenta come l’avvocato Mariani, viene incalzata da Palumbo sull’inchiesta Adriatici. Si sente un commento sessista, pronunciato da Santamaria, mentre Palumbo continua a contestare il controllo delle forze dell’ordine e l’indagine della procura .