La “Triade” di Pomodoro torna a Pavia: le sculture agli Orti borromaici per San Siro
foto da Quotidiani locali
PAVIA. La “Triade” di Arnaldo Pomodoro torna a Pavia e inaugura lo spazio espositivo permanente degli orti del Collegio Borromeo, una galleria a cielo aperto che nasce per promuovere, raccontare, far rivivere la bellezza. L'opera verrà installata giovedì 9 dicembre, giorno di San Siro, patrono della città. Le tre maestose colonne «celebrano la civiltà umana e le sue conquiste», spiega lo scultore. Il comodato quinquennale nasce dalla sinergia tra l'Almo Collegio Borromeo e la Fondazione Arnaldo Pomodoro. Le tre imponenti colonne in fiberglass bianco (alte 15 metri per un diametro di un metro e mezzo) sono una delle creazioni più importanti dell'artista.
La storia
Dopo aver svettato dal 1985 al 2002 in piazza Milano, ed essere poi migrata verso altre destinazioni espositive, la Triade torna a Pavia e sarà installata negli Horti Borromaici. «Per uno scultore la massima aspirazione è ambientare la propria opera all'aperto, tra la gente, le case, il verde, in un confronto con il tessuto urbano e il paesaggio», sottolinea Arnaldo Pomodoro, 95 anni, scultore tra i più grandi al mondo.
«Accogliamo con orgoglio e infinita riconoscenza la Triade del maestro Arnaldo Pomodoro, un lavoro che per l'artista è ricco di memorie e che, nel suo ergersi maestoso, celebra l'uomo, le sue conquiste, l'aspirazione alla libertà e alla democrazia - aggiunge il rettore Alberto Lolli -. Un regalo che volentieri facciamo a tutti per festeggiare i 460 anni della fondazione del Collegio».
Il progetto
La Triade sarà un primo tassello di un progetto più ampio ispirato a una visione politica e socio-economica ben precisa, capace di coniugare tre aspetti: il bello, il buono e il giusto. Il bello attraverso l’arte contemporanea e la natura; il buono attraverso i prodotti tipici del territorio che si potranno trovare nel punto ristoro; il giusto perché qui lavoreranno persone emarginate che vogliamo rimettere al centro e che si occuperanno di manutenzione del verde, vendita dei prodotti e servizio ristoro. Non va dimenticato che il collegio da 460 anni promuove la cultura ed educa i suoi giovani, insegnando loro la pedagogia della bellezza. Ma non solo cultura come sapere accademico, ma anche come visione dell’uomo, della società e dell’economia.