In fuga con il figlio, adesso è scomparsa. Madre condannata
Il ragazzino di dieci anni era stato affidato al padre. La donna è tornata in Romania: di loro nessuna traccia
/ RIVANAZZANO
Durante una vacanza in Romania si è allontanata con suo figlio di dieci anni all’insaputa del padre, a cui il bambino era stato affidato in via esclusiva. Per una donna di 45 anni, di origini romene, è scattata una condanna a due anni per sottrazione e trattenimento di minore all’estero. Il tribunale ha anche disposto la sospensione della potestà genitoriale. Il bambino era stato affidato al padre, che si era impegnato ad accudirlo nella sua abitazione di Rivanazzano, dopo un accordo con la stessa imputata.
la fine della relazione
Il processo ha ripercorso la vicenda e i contrasti tra i due genitori conviventi. Il bambino conteso è nato dalla loro relazione, cominciata nel 2010 e terminata dopo quattro anni. A causa delle tensioni continue la donna decide di allontanarsi con il figlio dalla casa dove vive con il marito, garantendo comunque al padre gli incontri con il bambino. Nell’estate del 2014 madre e figlio vanno in Romania, seguiti dall’ex convivente. I genitori decidono insieme, per il bene del bambino e valutate le condizioni di vita in Romania, che il figlio torni in Italia con il padre. La madre, peraltro, manifesta in quel periodo l’intenzione di trasferirsi negli Stati Uniti, aggiungendo di non essere in grado di occuparsi del figlio. Di comune accordo, così, i genitori decidono, nell’interesse del minore, che il figlio sia affidato al padre, che si impegna ad accudirlo e a garantire gli incontri con la madre, via Skype.
la situazione precipita
Il bambino ritorna in Italia e nei mesi successivi vengono programmati alcuni viaggi in Romania, per consentire al piccolo di incontrare la madre. A maggio del 2016 la situazione precipita.
Il padre, durante un soggiorno in Romania, un giorno scopre che il figlio, sua madre e sua nonna sono spariti e non rispondono più al telefono. Sparito anche il documento di identità del bambino, valido per l’espatrio. Seguono diversi tentativi di mettersi in contatto con la madre di suo figlio, tutti vani. L’uomo invia così una segnalazione al consolato e, una volta tornato in Italia, fa denuncia. L’altro ieri in tribunale è arrivata la conclusione giudiziaria della vicenda. —