Carabinieri e Ats sequestrano sei cavalli al centro La Torretta
Avvisati dall’associazione Progetto Islander presieduta da nipote di Berlusconi La denuncia: «Animali denutriti». Il proprietario: «Non ho colpe, sono liberi»
/ borgo priolo
Sequestrati sei cavalli l’altro ieri pomeriggio nell’agriturismo La Torretta di Borgo Priolo.
A prendersene cura, d’ora in avanti, saranno i volontari di Progetto Islander onlus, di cui è presidente Nicole Berlusconi.
La posizione della onlus
«Siamo intervenuti – spiega la nipote di Silvio Berlusconi e la figlia del fratello Paolo – in quattro di Progetto Islander insieme con l’Ats e i carabinieri. La situazione della Torretta di Borgo Priolo va avanti davvero da troppo tempo, una trentina di cavalli sono denutriti e abbandonati. Il proprietario li lascia liberi in un terreno pieno di oggetti di ferro, dove i cavalli si feriscono in continuazione. Dispongono, questi poveri animali, di poca acqua sporca, di poco fieno e anche marcio: i cavalli sequestrati, appena sono arrivati qui ad Angera, in provincia di Varese, dove ha sede la nostra associazione, si sono messi a mangiare il fieno ininterrottamente, tanta era la fame che avevano. Stiamo parlando di animali tenuti in modo indegno, in modo assurdo». I volontari di Progetto Islander si sono presentati nell’azienda agricola La Torretta di Borgo Priolo con i carabinieri e i veterinari dell’Ats, avvisati dalla stessa associazione: «Quello di ieri (martedì per chi legge, ndr) – prosegue la presidente dell’associazione che si occupa di animali maltrattati – è l’ultimo capitolo di una vicenda molto triste che ci vede impegnati a salvare dall’incuria i cavalli della Torretta di Borgo Priolo. Dove siamo stati insultati e minacciati, ma non intendiamo fermarci qui: come associazione non saremo soddisfatti fino a quando tutti i cavalli non saranno portati via da quel posto. Intendiamo portare avanti questa battaglia, vogliamo salvare questi poveri animali».
Progetto Islander Onlus si pone l’obiettivo di recuperare i cavalli abbandonati: «Queste forme di crudeltà contro gli animali – conclude Nicole Berlusconi, presidente dell’associazione animalista – sono espressione di ignoranza e di cattiveria».
La replica del proprietario
«Premetto – spiega Andrea Frassone – che l’agriturismo la Torretta non c’entra nulla con i cavalli, che sono di mia proprietà. Io ho questi animali da 40 anni, sono liberi perché volevo e voglio che vivano in libertà. Certo, questa scelta di lasciarli in libertà a volte comporta dei problemi, è capitato che il capobranco scappasse dai recinti, ma io cerco di starci dietro come meglio posso». Aggiunge Frassone: «Questi cavalli non sono da competizione, non possono essere tenuti come i cavalli da gara nei box. Mi accusano di dare loro del fieno marcio, di tenerli male. Beh, trovo che sia un’accusa ingiusta, è il tipo di scelta, farli vivere in libertà, a creare qualche criticità». —