Lega e Iv cambiano idea: navigator prorogati per 4 mesi
Bocciata la firma digitale. L’accusa: scambio con i 5s
Arriva la proroga dei navigator: sarà di 4 mesi, fino al 30 aprile 2022, e i lavoratori resteranno in capo ad Anpal Servizi: è quanto comunicano Pd e M5S in due distinte note che riassumono il compromesso raggiunto nel Dl Recovery. La prima versione dell'emendamento al decreto messo a punto dai relatori prevedeva che fossero le Regioni a poter subentrare all'Agenzia per un massimo di sei mesi. In Commissione bilancio, a sorpresa, Iv, Fi, Fdi e Lega hanno votato il rinnovo dei navigator, per la gioia dei 5 Stelle.
«È stato raggiunto un buon accordo per la proroga del contratto dei navigator», commentato i deputati M5S Niccolò Invidia, capogruppo in commissione Lavoro, e Daniela Torto, capogruppo in commissione Bilancio.
Dietro l’ok di Lega e Iv ci sarebbe un’intesa con i Cinque Stelle. I 5s in cambio del via libera avrebbero contribuito ad affossare le firme digitali, poco amate dal centrodestra. A denunciare lo «scambio» Riccardo Magi, Presidente di +Europa. «In commissione Bilancio – dice il deputato – con la bocciatura dell'emendamento Magi, Madia, Costa, Sensi, che avrebbe consentito di sottoscrivere con Spid e firma elettronica anche le liste elettorali, ha vinto la controriforma. Con questa innovazione avremmo conquistato maggiore legalità, trasparenza e democrazia in una delle fasi più importanti ma anche più opache della vita democratica, come è la presentazione delle liste di candidati. Peraltro nell'attuale legge elettorale già è prevista l'introduzione della firma digitale per presentare le liste, che però il Governo non ha mai attuato. Il voto si è concluso con 19 voti a favore e 19 contrari: Pd a favore, Lega-FI-FdI contrari, Italia viva astenuta, LeU assente, 4 deputati del M5S assenti non a caso, Coraggio Italia divisa con un voto a favore e uno contrario».
«L'accordo politico e l'esito del voto sono frutto del peggiore consociativismo: dai numeri appare evidente che la bocciatura dell'emendamento sia stata scambiata, in particolare tra centrodestra e M5S, con la proroga dei Navigator che stava a cuore ai 5S, la cui assenze ha decretato la bocciatura dell'emendamento. Ricordatevi di questo quando sentirete Salvini o Renzi scagliarsi contro i Navigator, o quando sentirete il M5S parlare di digitale al servizio della democrazia e trasparenza», conclude Magi.