Covid, 4 neonati sotto ossigeno a Pavia
PAVIA. Più di duecento bimbi piccolissimi, colpiti dal Covid, sono arrivati nel corso dell’ultima settimana al Pronto soccorso pediatrico del San Matteo. Sono la metà di un flusso compressivo che supera i 400, flusso inarrestabile, in cui i contagi giocano, appunto, un ruolo determinante. Lo si vede nel reparto Covid dedicato ai piccoli pazienti di Pediatria: sei posti letto dei quali quattro sono occupati da bimbi pavesi di età non superiore a 6 mesi. E altri due letti lo saranno a breve, perchè stanno arrivando un bimbo da Milano (l’ospedale dei Bambini Buzzi non ha posto per trattarlo) e un altro sempre dalla provincia di Pavia. Ora i piccoli sono sotto ossigeno. «È importante sostenerli nell’affrontare la polmonite provocata dal virus – spiega il primario Gian Luigi Marseglia –. Si tratta di pazienti fragili, per cui un aiuto è indispensabile».
Trenta contagiati al giorno
Dei circa 60 bambini portati ogni giorno dai genitori al Pronto soccorso pediatrico del San Matteo, una trentina sono positivi al Covid. La maggior parte presenta sintomi lievi e gestibili, ma non mancano casi con febbre alta e difficoltà di respirazione. «Arrivano con forte tosse, temperatura elevata, anche più di 39°, e faticano a respirare – prosegue Marseglia –. Questi pazienti ci preoccupano particolarmente, perchè le loro condizioni delicate richiedono un supporto tempestivo e mirato. Nel nostro reparto Covid, in cui abbiamo staccato personale dedicato, li sottoponiamo a terapia con l’ossigeno finchè non sono in grado di respirare con più facilità».
Nella maggior parte dei casi il virus viene trasmesso attraverso il contatto stretto con i familiari. E altrettanto spesso accade che anche la mamma, che porta il figlioletto al Pronto soccorso del policlinico, sia positiva al Covid. Proprio nei giorni scorsi l’équipe di Marseglia ha curato per una settimana in reparto un neonato con la madre, entrambi infettati.
Sotto controllo a domicilio
«Tutti i bimbi che arrivano nel nostro Pronto soccorso vengono subito sottoposti a tampone – ricorda Marseglia –. Fortunatamente la maggior parte è in condizioni di essere curata a domicilio: ha sintomi lievi, e con una terapia antinfiammatoria e antipiretica può tornare a star meglio e negativizzarsi. Però, quella di rimandare a casa i pazienti, è solo l’ultima fase di una procedura che in questi giorni inizia con un flusso sempre più crescente di arrivi». Questo è avvenuto anche durante il giorno di Natale e soprattutto a Santo Stefano, con 118 nuovi accessi registrati.
Una nota positiva è stato l’arrivo di una delegazione dei carabinieri (un agente era vestito da Babbo Natale), che ha distribuito regali ai pazienti. Una sorpresa apprezzata da tutti.
«Per frenare questo continuo aumento dei casi, ci auguriamo che l’adesione alla vaccinazione sia massiccia – conclude il primario di Pediatria del San Matteo –. È l’unico modo per interrompere la corsa del virus, che colpisce sempre di più i bambini».
Proprio sul fronte delle vaccinazioni riservate ai minori di età compresa tra 5 e 11 anni, Regione Lombardia ha comunicato che in provincia di Pavia quelle effettuate sino a poco prima delle festività natalizie erano 817, mentre le somministrazioni prenotate per i prossimi giorni sono 6.412.
IL REPARTINO
Un repartino di 6 posti letto dedicato ai bambini positivi al Covid che hanno bisogno di terapia di sostegno. L’ha creato, all’interno di Pediatria, il primario Gian Luigi Marseglia. Il repartino prevede l’utilizzo di personale e percorsi dedicati.