La manovra di Draghi. Superbonus ok, dai mobili al verde raffica di incentivi
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Aiuti per condomini e Iacp sul fotovoltaico. Proroga di un anno per rubinetti e televisioni
Col voto di fiducia che il governo incasserà oggi alla Camera la legge di bilancio per il 2022 viene messa in sicurezza e da domani in poi i partiti avranno campo libero per giocarsi la partita del Quirinale. Aver approvato una manovra da 32 miliardi di euro dal taglio chiaramente espansivo, che riduce le tasse e contributi per 8 miliardi di euro, conferma bonus, superbonus e reddito di cittadinanza oltre a finanziare con 5 miliardi la riforma degli ammortizzatori sociali, non basta però a dare sicurezza ai mercati.
Proprio le fibrillazioni politiche legate al Quirinale, oltre alla fase generale di incertezza economica legata alla quarta ondata del Covid ed al caro materie prime, ieri hanno fatto schizzare lo spread tra i nostri titoli di Stato decennali ed il bund tedesco oltre quota 140 (143 punti in apertura, per la precisione), un livello che non si vedeva da tempo. A fine giornata si è tornati a 133,5 punti ma secondo il presidente di Assiom Forex, Massimo Mocio, «bisogna attendersi ancora giorni di volatilità accentuata a causa dell’avvicinarsi delle elezioni del Presidente della Repubblica che si vanno ad intrecciare col le sorti dl governo». Volatilità che però dovrebbe rientrare «qualora l’esecutivo venisse confermato nella sua forma attuale».
Ieri, intanto, alla Camera tutto come previsto. La Commissione bilancio ha infatti vagliato in tempi record gli oltre 400 emendamenti giudicandone inammissibili più di 200 e respingendo tutti gli altri. Il maxiemendamento è stato così approvato senza modifiche nella versione arrivata dal Senato e quindi è stato votato il mandato alla relatrice Daniela Torto (M5s) di riferire all’aula dove nel pomeriggio si è poi svolta la discussione generale e sono continuate le polemiche sul poco tempo concesso ai deputati per discutere dei vari provvedimenti. Alle 19 il ministro per i Rapporti col Parlamento, Federico d'Incà, ha posto a nome del governo la questione di fiducia che quindi verrà votata stasera alle 19. Il voto finale, ordini del giorno compresi, salvo sorprese è invece atteso nella mattinata di domani.
Superbonus ok, dai mobili al verde raffica di incentivi
Superbonus, bonus ristrutturazioni, energia e mobili: sono molte le novità in vigore da gennaio. A partire dal credito d’imposta del 110% che è stato a lungo al centro del dibattito parlamentare con la decisione finale di cancellare il tetto Isee di 25.000 euro per case e ville unifamiliari introdotta dal governo nella versione iniziale del Ddl bilancio. Tutta la maggioranza si è infatti trovata d’accordo a confermare il superbonus anche per le abitazioni singole sino alla fine del 2022. A condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Le proroghe si applicano anche per la realizzazione degli interventi «trainati» in maniera da allineare tra loro tutti gli altri. Più in generale, il superbonus prevede poi delle scadenze differenziate in base al soggetto beneficiario.
Condomini e Iacp
In particolare per i condomini e le persone fisiche (attività di impresa o professione escluse) viene prevista una proroga al 2025 con una progressiva diminuzione della percentuale di detrazione (dal 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 fino al 65% per quelle sostenute nell’anno 2025). E quindi si proroga fino al 30 giugno 2023 la possibilità di avvalersi del superbonus anche per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa. Per gli stessi soggetti, qualora siano stati effettuati lavori (al 30 giugno 2023) per almeno il 60% dell'intervento complessivo, la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 (analogamente a quanto già previsto per gli Iacp). Quindi vengono soppressi i termini di applicazione della detrazione al 110% nei casi di installazione di impianti solari fotovoltaici (31 dicembre 2021), nonché per gli interventi di installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (30 giugno 2022) ed è stata poi cancellata la disposizione che riconosceva la detrazione per le spese sostenute da alcuni soggetti entro il 31 dicembre 2022 solamente in presenza di determinate condizioni (comunicazione Cila e titolo ricostruzione edifici). Quindi viene stabilito che i prezzari individuati dal decreto del ministro dello Sviluppo economico del 6 agosto 2020 si applichino anche ad altri interventi di recupero edilizio e di riqualificazione energetica.
Novità anche per i comuni dei territori colpiti da eventi sismici dal primo aprile 2009 in poi: per loro l’utilizzo della detrazione del 110% varrà per tutte le spese sostenute, entro il 31 dicembre 2025.
Mobili e verde
Per dare maggiore stabilità e certezza ai proprietari di abitazioni rispetto agli interventi da fare viene introdotta la proroga di 3 anni (2022, 2023 e 2024) per poter usufruire delle detrazioni fiscali spettanti per le spese sostenute per misure di efficienza energetica, di ristrutturazione edilizia, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. In alternativa, sarà possibile cedere il credito d’imposta a banche e intermediari finanziari oppure per ottenere lo sconto in fattura (ma in questo caso, come già per il superbonus, per i lavori viene introdotto l’obbligo del visto di conformità). Per i mobili, l’importo massimo detraibile nel 2022 è fissato in 10.000 euro, mentre scende a 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024.
È prevista la proroga fino al 2024 dell’agevolazione fiscale per la sistemazione «a verde» di aree scoperte di immobili privati a uso abitativo (36% della spesa sostenuta, con un tetto di spesa di 5.000 euro annui).
Bonus facciate
Il bonus facciate viene esteso fino al 2022, ma la detrazione scende dal 90 al 60% dell’importo dei valori. Previsto poi anche un bonus anche per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche ed arriva un credito d’imposta per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.
Rubinetti e tv
Infine, la manovra ha prorogato per tutto il 2022 il bonus rubinetti (incentivo fino a 1.000 euro per l’acquisto di rubinetti, miscelatori, colonne doccia e soffioni allo scopo di favorire il risparmio idrico) ed il bonus tv e decoder digitali, prevedendo anche la possibilità di consegna a domicilio a favore di tutti gli over 70 con trattamento pensionistico inferiore a 20 mila euro.