Violenza neofascista al presidio solidale per Ilaria Salis
foto da Quotidiani locali
Minacce, sputi e provocazioni fasciste agli attivisti in presidio per Ilaria Salis: è successo ieri pomeriggio in piazza della Vittoria. Testa rasata e giubbotti neri, un gruppo di cinque uomini riconducibili alla galassia dell’estrema destra pavese si è lanciato verso il capannello composto anche da giovani universitari e liceali, riuniti sotto l’ombrello della Rete antifascista che ha organizzato la manifestazione: sembrava volgere alla conclusione senza tensioni.
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«Hanno minacciato di picchiarci, ci hanno sputato e ad alcuni di noi hanno detto: sappiamo dove abiti» racconta Mauro Vanetti, attivista della Rete antifascista che ha indetto il presidio in solidarietà all’attivista e insegnante, prigioniera a Budapest da più di un anno in condizioni detentive che hanno destato più di una polemica. «Abbiamo riconosciuto diversi esponenti della galassia fascista cittadina. Sono arrivati molto vicini a noi minacciandoci di arrivare alle mani: erano anni che non capitava una cosa del genere in città». L’intervento di polizia e carabinieri ha evitato che la provocazione degenerasse in violenza fisica. «Crediamo fosse un’azione preparata – aggiunge Vanetti – alcuni dei nostri attivisti hanno notato un loro piantone, che attendeva la formazione del presidio per fare cenno agli altri di intervenire».