Centrodestra diviso alle urne a Stradella, anche Palli prova a ricucire
STRADELLA. Si riaprono i giochi nel centrodestra per le elezioni comunali a Stradella del prossimo 8-9 giugno.
Intanto, a sorpresa, si è dimesso dal consiglio il capogruppo di Torre Civica ed ex sindaco Piergiorgio Maggi. Lo stallo nelle trattative tra Torre Civica, La Strada Nuova e Forza Italia per la formazione di una lista unitaria anti Cantù, infatti, sembra stia riportando di attualità l'ipotesi di un centrodestra unito, anche con gli azzurri, a sostegno del secondo mandato del sindaco uscente. Al momento non c'è nulla di definitivo, ma i contatti in questo senso ci sono già stati e il "tessitore" di questa manovra sembra sia il presidente della Provincia, Giovanni Palli.
Ma anche qui la strada non è di certo in discesa, visto che i vertici locali di Forza Italia hanno espresso più volte perplessità sulla ricucitura con il primo cittadino, che in ogni caso dovrà avvenire a condizioni ben precise. Un tentativo di riunire il centrodestra, dopo lo strappo delle segreterie locali, comunque, si sta cercando di fare, anche perchè, se alla fine Forza Italia provinciale deciderà di appoggiare Cantù, per gli azzurri stradellini sarà ancora più difficile smarcarsi, soprattutto senza un progetto alternativo con le altre forze contrarie al Cantù bis.
Eppure, tra venerdì e sabato, i giochi nel fronte opposto a quello dell'attuale maggioranza erano potenzialmente quasi fatti: il passo indietro della consigliera della Torre Civica, Antonia Meraldi, sembrava avesse spianato la strada alla candidatura di Luigi Giannini, segretario cittadino di Forza Italia e presidente della Broni-Stradella Pubblica. Ma, ad un passo dalla chiusura dell'accordo, la trattativa è tornata in stallo: Strada Nuova prova a puntare ancora come candidato sul suo capogruppo Mattia Grossi e anche una parte del Pd locale non sarebbe così propensa a lasciare la guida della coalizione a Forza Italia, seppur si sia instaurato un dialogo proficuo e i vertici provinciali dei dem continuino a spingere per una soluzione unitaria per tornare alla guida della città.
Un certo malessere negli ambienti del centrosinistra è confermato anche dalle improvvise dimissioni dal consiglio comunale, praticamente alla fine del mandato e con ancora una seduta in programma, di un big come Piergiorgio Maggi, capogruppo della Torre: ufficialmente non sono state date motivazioni della scelta, ma di certo l’ex sindaco si era speso molto durante la trattativa per la candidatura di Antonia Meraldi ed era contrario a lasciare la guida della coalizione ad un nome che non fosse della Torre. Oliviero Maggi