Come vorresti Pavia? Il questionario dei comitati anti Pgt per il futuro sindaco
PAVIA. La rete dei comitati anti Pgt si rimbocca le maniche e si rivolge ai pavesi chiedendo loro cosa desiderano per migliorare la città. Un questionario, 17 domande, tre macro-temi: urbanistica e mobilità, decoro cittadino, sicurezza e fruibilità della città.
Quota 400
La rete dei comitati punta a raccogliere almeno 400 questionari anche se sabato, primo giorno con il banchetto sotto i portici della Varesina in corso Cavour, sono già stati 130 i pavesi che hanno compilato il questionario che - giova dirlo subito - è del tutto anonimo. E considerato che la Rete, l’estate scorsa, ha messo insieme 4mila osservazioni al Piano di governo del territorio, non ci sarebbe da stupirsi se quota 400 venisse superata. I moduli, una volta completati, verranno consegnati ai cinque (per ora) candidati sindaci che si sfideranno alle comunali dell’8 e 9 giugno. Prossimo appuntamento per sabato 13 aprile, dalle 15 alle 19 sempre sotto i portici di corso Cavour. Inoltre i moduli sono disponibili nelle librerie Clu e Il Delfino.
Ma cosa c’è nel questionario? L’idea scaturisce da un incontro è tenuto dal comitato centro storico, anche se le proposte abbracciano tutta la città. Come detto si procede per grandi temi. Quindi, sotto la voce “urbanistica e mobilità” è possibile barrare caselle che chiedono meno auto in centro storico, o la creazione di parcheggi di interscambio con un servizio pubblico efficiente o l’accessibilità totale ai marciapiedi anche per gli utenti fragili. Sul versante “decoro cittadino” si parla di regolamentazione dei dehors (nodo che è avvertito soprattutto in centro storico e nei pressi di monumenti), più pulizia, manutenzione e cura degli arredi urbani e delle aree verdi esistenti, per evitare che il Comune realizzi le aiuole ma poi, senza prendersene cura, le trasformi in superfici spelacchiate o, peggio, coperte di rifiuti. Infine, sotto la voce “sicurezza e fruibilità della città” si parla di maggiore sicurezza e controlli nelle vie e nelle piazze, valorizzazione del commercio sostenibile, territoriale contro la grande distribuzione o creazione di luoghi di aggregazione in centro e nei quartieri soprattutto per i giovani.
Quattro scelte
Per ciascuno dei macro temi è possibile esprimere un massimo di quattro scelte. Inoltre è anche possibile aggiungere una proposta che non sia compresa nel questionario. La risposta alle 17 opzioni è assolutamente anonima, al massimo se un residente vuole può indicare in quale zona della città viva e la propria età, anche se non è obbligatorio. Soprattutto, l’iniziativa è completamente svincolata da partiti o movimenti, tanto è vero che a fianco del banchetto allestito sotto le varesine spiccava un cartello con la scritta: «Non siamo un partito politico». Semplicemente i comitati approfittano della campagna elettorale, cioè di un momento in cui gli esponenti politici sono particolarmente sensibili alle richieste dei cittadini. Tanto è vero che una volta raccolti, verranno consegnati ai candidati sindaci.
I vari comitati cittadini, da Pavia Ovest a Pavia Est, dal Borgo al Centro, sono sorti negli ultimi anni principalmente per opporsi a quanto previsto nelle carte del Piano di governo del territorio; quindi, ad esempio, per opporsi alla cementificazione di aree verdi in Borgo o all’abbattimento di un bosco in via Marangoni. Hanno poi preso sempre più forza, coinvolgendo sempre più pavesi e riportando le persone a seguire le sedute del Consiglio comunale.