Rifiuti, smaltimento irregolare a Castelletto: «Adesso arrivano le multe»
CASTELLETTO. Arrivano da Lungavilla, da Voghera, persino da Pavia. Caricano in macchina grossi sacchi neri o rifiuti ingombranti e li scaricano a Castelletto di Branduzzo, dove le tessere dell’immondizia non ci sono e i cassonetti dell’indifferenziato (presenti oltre a quelli della differenziata) sono quelli grigi di una volta, che si aprono con il pedale. Esasperato dalla situazione, il sindaco Antonino Lo Verso ha dichiarato guerra ai non residenti che abbandonano i loro rifiuti nel suo paese, e lo ha fatto stipulando una specifica convenzione con le Guardie ecologiche volontarie di Inverno e Monteleone.
Da quando è entrata in vigore, a inizio febbraio, sono già stati individuati una decina di trasgressori: alcuni di loro smaltivano i loro rifiuti a Castelletto non avendone diritto, altri invece hanno addirittura svuotato le loro cantine accanto ai cassoni e sono stati prontamente obbligati a rimuovere il tutto. «È vietato dal regolamento comunale – spiega il primo cittadino – conferire i rifiuti nei nostri cassonetti se non si abita in paese, e questo per ragioni fiscali. Il Comune, infatti, paga per lo smaltimento dell’immondizia in base a quanta ne produce, e questo costo si ripercuote poi sulla Tari, quindi direttamente sulle tasche dei cittadini. Se arrivano da tutto il circondario a buttare la loro spazzatura qui è ovvio che i costi lievitano».
Un comportamento del genere, peraltro, falsa anche i dati sulla differenziata dei Comuni limitrofi, che finiscono per sembrare più virtuosi di quanto non siano. «Insieme alle guardie ecologiche – dice ancora il sindaco - abbiamo installato le telecamere e abbiamo già fermato diverse persone, ma la prossima fase è partire con le multe». «In particolare – aggiunge Enrico Laiso, operatore Gev – i più gettonati sono i cassonetti vicino al cimitero e quelli nelle adiacenze della farmacia. Quando interveniamo, lo facciamo cercando di capire di volta in volta se si tratta di disinformazione o di dolo, e ci comportiamo di conseguenza. Il nostro compito, infatti, non è solo quello di multare, ma anche e soprattutto di educare». S. Sim.