Asm Pavia, la raccolta rifiuti va cambiata: incarico per migliorare il servizio
Il 60% dei cittadini non è soddisfatto, il Cda affida uno studio da 125mila euro per un nuovo modello
PAVIA. I pavesi non sono contenti del servizio di raccolta dei rifiuti in città e i sindacati dei dipendenti di Asm ritengono che siano pochi i lavoratori addetti a questo servizio. Che fare? Il Cda di Asm Pavia, presieduto dall’avvocato Giuseppe Roccioletti ha deciso di affidare uno studio sull’attuale modello di raccolta e su eventuali correttivi. Anche perché in via Donegani hanno finalmente avviato la selezione pubblica per assumere un dirigente del settore igiene urbana.
La bocciatura del Comune
A dire che i pavesi non sono soddisfatti non sono i soliti complottisti, ma un documento firmato dal dirigente comunale del settore Ecologia, Giovanni Biolzi. Nel dicembre 2023, il Comune mise nero su bianco che in Centro storico e in Borgo la percentuale di utenti “no soddisfatti” superava il 60 per cento e che la raccolta differenziata, che dovrebbe giungere al 75%, a fine 2023 languiva intorno al 59,9% contro un risultato previsto, per quel fine anno, del 64%. Non solo.
L’accordo di servizio sulla gestione dei rifiuti tra Comune e Asm prevedeva l’assunzione di un dirigente e due funzionari, mai assunti sino a quando l’azienda di via Donegani è stata guidata dal presidente Manuel Elleboro. Ma il cambio di gestione, determinato dall’inchiesta “Clean” di fine novembre che ha decapitato i vertici di Asm, sta producendo i primi risultati concreti. Il bando per la ricerca di un dirigente che prenda il posto del compianto Gabriele Tedeschi (morto nell’ottobre 2021) è già stato pubblicato e la procedura è in corso. Proprio per permettere che il nuovo dirigente abbia una visione il più possibile chiara del settore che cura l’igiene urbana e il decoro, il Cda ha affidato l’incarico di redigere una due diligence organizzativa. La due diligence è uno strumento solitamente impiegato per fare una “radiografia” dei conti di una società. In questo caso, invece, riguarda il servizio. L’incarico, del costo di 125mila euro, è stato affidato alla Business Integration Partners, una multinazionale di consulenza che ha la sede italiana a Milano, in piazza San Babila, e nel 2023 ha avuto un fatturato di 530 milioni di euro.
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L’incarico
Il costo elevato del servizio è dovuto al fatto che, per completare l’analisi entro nove settimane, la società impiegherà un team multidisciplinare composto da otto professionisti.
L’accertamento è diviso in due parti. La prima comporta una serie di colloqui con i vari responsabili di area di Asm, quindi non solo l’igiene urbana, ma, anche, la customer satisfaction (il tasso di soddisfazione dei clienti/utenti). La seconda parte, invece, prevede attività “sul campo”, nel senso che gli esperti della società di consulenza affiancheranno gli operatori sui mezzi di raccolta dei rifiuti per verificare dal vivo le modalità di svolgimento del lavoro ed eventuali criticità.
«La principale finalità di questa due diligence – spiega un comunicato dei vertici di Asm Pavia Spa – è quella di fornire alla nuova governance e al futuro responsabile area ambiente, in fase di individuazione, un importante strumento per orientarsi tra le complessità delle tematiche organizzative e gestionali afferenti all’area igiene ambientale; una fotografia della situazione attuale del servizio da cui partire per nuove riflessioni e nuovi progetti».
Riguardo alle modalità di svolgimento, Asm prosegue: «La società incaricata di redigere la due diligence sta articolando l’attività in due macro-fasi: attività di analisi su tutto il perimetro societario e focus mirati sui modelli operativi che alimentano i servizi ambientali, sull’evoluzione della mappa applicativa e sull’ assetto organizzativo. Attraverso una ricognizione dell’impianto operativo, verranno mappate le performance dei servizi e individuate le relative potenzialità di efficientamento».
I PROBLEMI – Sono 99 i netturbini in organico, i sindacati chiedono assunzioni
Il settore che si occupa dell’igiene urbana e del decoro, in Asm Pavia, può contare su un organico di 99 dipendenti. Ai primi dello scorso mese di aprile, le organizzazioni sindacali, seppure con differenti sfumature, hanno sottolineato la necessità di rafforza l’organico dedicato alla raccolta dei rifiuti che, peraltro, ha un’età media abbastanza elevata. Nel corso di un’assemblea dei dipendenti sono state discusse alcune delle principali criticità. In particolare, sindacati e lavoratori lamentano un monte ferie non smaltite decisamente elevato: in tutto 3.458 giorni di ferie arretrate. Un dato molto elevato se si considera che ciascun dipendente ha diritto a 32 giorni di ferie l’anno. Inoltre, al centro della trattativa vi è stata la questione degli straordinari che, secondo Uil, sarebbero ormai prassi consueta. Infine altri rilievi vengono mossi al servizio di manutenzione dei mezzi che vengono impiegati nella raccolta dei rifiuti. Asm Pavia Spa ha circa 250 dipendenti in organico. Di questi, 99 sono dedicati al servizio di igiene urbana. Un’attività che l’azienda di via Donegani gestisce per il Comune di Pavia e per altri dei suoi 41 Comuni soci. Il contratto di servizio tra il Comune di Pavia e Asm Pavia Spa, che vale poco meno di 10 milioni l’anno, è stato rinnovato nel 2022 e vincola le parti sino al 2029. L’azienda ha di recente investito in acquisti di nuovi mezzi.