Robbio, quasi 6mila abitanti e solo una lista alle elezioni
ROBBIO. Sedi di partito aperte costantemente ormai non ce ne sono più, negli ultimi anni anche l’opposizione in consiglio comunale ha abbassato i toni della polemica arrivando a votare addirittura a favore del bilancio. Insomma a Robbio, premiata nel 2011 come capitale del volontariato per la florida presenza di associazioni, scarseggia il dibattito politico. Risultato: è l’unico centro in provincia di Pavia sopra i 5mila abitanti che nella prossima tornata elettorale avrà una lista ai nastri di partenza. E anche in giro per la Lombardia ci sono pochi casi di paesi delle dimensioni di Robbio con un solo candidato: qualche caso sparuto in provincia di Bergamo. E tra l’altro la lista è la stessa che vince le elezioni dal 1999: Rinnovamento Robbiese, vicina al centro destra di area Forza Italia.
Della prima formazione, guidata da Mario Arcelloni scomparso poi nel 2019, non c’è più nessuno in lista. Il candidato sindaco per la terza volta di fila è Roberto Francese, 39 anni, con i “veterani” della lista che sono la vice sindaca Stefania Cesa, gli assessori uscenti e il capogruppo di maggioranza. Poi sette giovani, al massimo 30 enni, che si sono messi in lizza in una gara elettorale dove il solo concorrente sarà il quorum. A separare Roberto Francese dal terzo mandato c’è solo l’affluenza alle urne: dovrà votare almeno il 40% degli aventi diritto. Significa che devono recarsi ai seggi delle scuole elementari di viale Gramsci almeno 2.030 robbiesi sui 5.075 che possono votare. E raggiunto questo numero di elettori ai seggi, c’è un altro dettaglio da rispettare. Ovvero almeno la metà deve esprimere un voto valido per la lista di Francese. Se una delle due condizioni non sarà rispettata, il Comune sarà commissariato e guidato da un funzionario della prefettura.
Per questo la campagna elettorale verso il voto dell’8-9 giugno si fa comunque, con santini e volantini recapitati casa per casa. L’invito è quello al voto, che sicuramente si intensificherà a ridosso della scadenza elettorale. Il programma? Non potrebbe che essere in continuità con quello degli ultimi mandati. Con la promessa di restaurare la storica villa Pallavicini di via Novara, di inaugurare la caserma dei carabinieri di fatto terminata e poi di riasfaltare le strade più malmesse del paese. —