La Delser è più forte della sfortuna la finale è a un passo
foto da Quotidiani locali
UDINE. Un piede in finale per la Delser dopo la vittoria in gara uno contro Broni. Tutto è bene quel che finisce bene, ma che fatica per battere le lombarde al palasport Carnera: l’80-77 finale è arrivato dopo un tempo supplementare, con la spia della riserva ormai accesa e le rotazioni ridotte ai minimi termini. I play-off, infatti, stanno decimando la rosa delle Women Apu, che contro la Spezzina ha perso Ktshitshi in gara uno, Bovenzi in gara due e Bacchini in gara tre.
Il bollettino medico post semifinale comincia proprio dalla capitana: le radiografie effettuate ieri hanno escluso fratture alla caviglia destra di “Bacco”, ma la sua presenza in gara due mercoledì sera è esclusa, anche perché sabato la ragazza emiliana ha giocato sotto antidolorifici per il problema muscolare a un gluteo. In queste condizioni, meglio evitare rischi. Katshitshi ieri si è risvegliata dolorante al collo, è il prezzo da pagare a 33 minuti d’impiego a dispetto dei 15-20 previsti inizialmente.
Niente di preoccupante, per la trasferta a Broni ci sarà. Qualche speranza per Bovenzi, assente in gara uno. Oggi torna ad allenarsi, mercoledì vuole esserci a ogni costo.
Il presidente della Libertas Basket School, Leonardo de Biase, commenta così il momento: «È stata una partita fantastica, dico grazie a tutte le ragazze, allo staff tecnico e a quello di preparatori e fisioterapisti che hanno rimesso in piedi due delle tre infortunate. Purtroppo a ogni partita di play-off perdiamo un elemento, le squadre dell’altro girone sopperiscono al gap tecnico con l’aggressività. Ora andiamo a giocarci gara due, sarebbe importantissimo chiudere la serie sul 2-0 e prenderci dieci giorni di tempo per far guarire le giocatrici acciaccate».
Tornando alla partita di sabato, c’è da aggiornare la contabilità stagionale: è la ventiduesima vittoria consecutiva fra campionato e coppa, la quindicesima in casa su quindici gare disputate al palasport Carnera. La Delser ha dimostrato per l’ennesima volta di avere un cuore grande, ed è andata oltre a qualche ingenuità: nell’ultima azione dei tempi regolamentari, ma anche in quella di fine overtime, Broni non doveva tirare da tre, bastava spendere un fallo prima.
Poco importa, la vittoria è arrivata ugualmente, con Gregori straripante (23 punti, 4 rimbalzi e 4 recuperi), Milani glaciale dalla lunetta come al solito (8/8) e Bianchi perfetta “backup” di Bovenzi: 7 falli subiti, 4 assist e 3 recuperi per il play di scuola Reyer. Riga, insomma, sa di poter contare sul contributo di tutte. In vista di gara due, mercoledì alle 20. 30 a Broni, non è una cosa da poco.