Il sogno di Alberto Franco: a 29 anni diventa un apprendista squerariol 

Lui è laureato in Economia e gestione dei Beni culturali. E a un certo punto ha deciso di cambiare vita. Andando a fare l’apprendista squerariol.

Una “vocazione” quasi scomparsa in una città votata al turismo e a corto di ricambi per i mestieri più antichi. Ma per Alberto Franco, veneziano, 29 anni, il richiamo è stato forte.

Così il giovane laureato è adesso un aspirante squerariol, lavora a tempo pieno alla costruzione di barche e gondole.

Manodopera qualificata e ormai quasi scomparsa per la costruzione e la riparazione delle gondole. Da qualche settimana Alberto ha preso servizio allo squero Tramontin degli Ognissanti.

Realtà storica, icona della venezianità da dove sono uscite centinaia di gondole costruite con maestria da Domenico Tramontin e dai suoi figli. Alla morte di Roberto, che era subentrato al padre Nedis, il prestigioso squero minacciava di chiudere per sempre. Lo hanno rilevato con grande coraggio due giovani squerarioli veneziani.

Silvia Scaramuzza e Francesco Stenghele. Lei, la prima maestra d’ascia della città, con esperienze importanti alla Certosa e alla scuola di Franco Crea. Lui giovane entusiasta e bravo a lavorare il legno. Così lo squero Tramontin ha ripreso la sua attività. Ed è arrivato Alberto. «Questa era da tempo la mia passione», racconta felice, «avevo provato a inserirmi negli ambienti culturali. Poi mi sono stufato. A un certo punto ho deciso e ho fatto il grande passo».

Una scelta controtendenza, perché il lavoro è duro anche se dà soddisfazioni, il mestiere difficile da imparare. Il primo incarico di Alberto è stato quello di riparare e dipingere una gondola. «Ma adesso», dice, «sto imparando i segreti della costruzione da Silvia e Francesco, con cui mi trovo benissimo».

Un’arte antica, gestita adesso da giovani maestri che mettono in pratica gli insegnamenti e le tecniche di una volta. Silvia è stata campionessa del remo in regata Storica, per anni a imparare i segreti della costruzione di gondole dallo squerariol e re del remo Gianfranco Vianello “Crea”, alla Giudecca.

Adesso nello squero carico di storia dei Tramontin ha realizzato insieme a Stenghele la nuova muta di mascarete da regata per il Comune, nuove barche in legno, gondole. Un luogo della tradizione che torna a vivere. Con l’innesto dell’energia di Alberto Franco. Economista che ha scelto il lavoro artigiano. In fondo anche questa è gestione dei Beni culturali. In presa diretta.