Il 2023 della Capitaneria di porto di Venezia e Chioggia
foto da Quotidiani locali
Il 2023, un anno di intenso lavoro per donne e uomini della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Venezia. Diffusi i dati di bilancio dell’attività.
Il monitoraggio del traffico marittimo ha visto transitare circa 6400 navi, in ingresso ed uscita dal sorgitore di Venezia.
Sulle navi che hanno fatto scalo nel porto, sono state eseguite 137 ispezioni di Port State Control, tese a verificare la rispondenza alla normativa internazionale applicabile relativa alla sicurezza della navigazione, alla tutela dell’ambiente marino, nonché alle condizioni di vita e dignità del lavoro dei marittimi imbarcati a bordo.
Nel solo porto di Venezia, la attività ha portato al fermo amministrativo (c.d. “Detenzione”) di 14 navi, di cui una per aver violato la disciplina in materia di riciclaggio ecocompatibile delle navi, sancita dall’Unione europea, con la conseguente elevazione di una sanzione amministrativa da 10.000 euro, somma già riscossa a favore dell'Erario.
Anche il personale in servizio presso la Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Chioggia, coordinata dalla Direzione marittima di Venezia, ha apportato il proprio contributo, andando ad adottare ulteriori 6 fermi amministrativi di navi presso il porto di Chioggia, ed emanando anche un provvedimento di bando nei confronti di una nave straniera. Quest’ultimo atto, adottato nei confronti di una nave notevolmente sotto gli standard previsti dalla normativa internazionale e destinataria di molteplici detenzioni, consiste nell’impedire la navigazione per i porti degli Stati contraenti del Memorandum of Understanding di Parigi del 1982: tutte le realtà portuali ricadenti nell’Unione Europea ed anche nel territorio del Canada.
Intensa l’attività tecnico-amministrativa, tramite l’impiego del Sistema PMIS (Port Management Information System), unica interfaccia attraverso la quale vengono esercitate le funzioni tipiche del Comandante del porto.
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Centodiciannove risultano essere le ordinanze di polizia marittima emanate, al fine di disciplinare gli usi pubblici marittimi a salvaguardia della vita umana in mare e tutela della sicurezza della navigazione e portuale.
Quest’anno sono, altresì, aumentati i controlli relativi alla security in ambito portuale, sino a giungere a 27 ispezioni svolte presso altrettanti impianti portuali.
L’attività di polizia marittima ha portato all’elevazione di 165 sanzioni amministrative, per un ammontare complessivo di oltre 200.000 euro.
Di particolare intensità è stata l’opera svolta a tutela del consumatore nei confronti delle frodi alimentari sul pescato. Quest'ultima attività, nell’ambito della Direzione Marittima del Veneto, ha portato a scoprire 297 illeciti amministrativi, per un importo di sanzioni di oltre 600.000 euro, nonché al sequestro di prodotto ittico per un totale complessivo di quasi 115 tonnellate, provvedendo ad effettuare le dovute comunicazioni all’Autorità Giudiziaria per quelle condotte penalmente rilevanti.