Torna l’incubo delle spaccate nei negozi di Mestre. Ma solo 16 richieste di contributi al Comune
Tombini in ghisa contro le vetrate. Bottini leggeri, danni pesanti. E assicurazioni da contattare. Torna l’incubo delle spaccate in città, l’ultima al negozio di prodotti equo-solidali Al Fontego di via Aleardi. Almeno cinque nell’ultimo mese: il negozio Esposti, e poi i colpi in piazzale Rossariol lo scorso 16 gennaio, in via Canal a Marghera, al mini market di via Montenero a Mestre lo scorso 23 gennaio.
Pare di essere tornati indietro di un anno, quando i colpi della banda del tombino erano all’ordine del giorno. E proprio a febbraio dell’anno scorso, per dare un segnale di vicinanza ai commercianti feriti, il Comune decise di aprire un bando per risarcire, fino a un massimo di duemila euro, le attività colpite da atti vandalici. Uno stanziamento complessivo di 200 mila euro, destinato ai locali visitati tra il primo gennaio del 2021 e il 31 dicembre del 2023, con possibilità di richiedere il contributo fino al prossimo 24 aprile.
«Le richieste arrivate fino a oggi sono state pochissime», ammette l’assessore al Commercio, Sebastiano Costalonga, «ma comunque per qualcuno il contributo può essere stato importante. Se sarà necessario, a maggio, in fase di assestamento di bilancio, si potrà valutare di ripresentare il bando, con effetto retroattivo». Fino a oggi sono state presentate 16 domande: sei sono state liquidate, una è in fase di liquidazione e nove invece sono state respinte. Per ottenere il risarcimento era necessario infatti rispettare una serie di criteri: aver presentato denuncia, avere una partita Iva, non avere debiti nei confronti del comune, avere l’attività ancora in vita, etc.
I nove dinieghi sono arrivati perché – nelle verifiche degli uffici del Comune – sono stati riscontrati, da parte di chi ha presentato la domanda, mancati pagamenti della Tari o posizioni debitorie insolute nei confronti del comune. Nel complesso quindi sono stati liquidati 5.353 euro. «L’apertura del bando è stato comunque un segnale importante», riflette Alvise Canniello della Confesercenti, «posso immaginare che molti non abbiano partecipato perché già in possesso di una propria assicurazione, che resta la soluzione migliore per un commerciante, perché garantisce una copertura maggiore».
«La cronaca di questi giorni ci dice che il problema della spaccate è tutt’altro che risolto in città», dice Emanuele Rosteghin, consigliere comunale del Pd, «e anche se al bando per i contributi hanno aderito in pochi, l’agevolazione può essere prorogata visto che sono avanzati 150 mila euro. Risorse che, per dare un ulteriore segnale di vicinanza, potrebbero essere utilizzate per ulteriori progetti legati ai negozi di vicinato. Confrontiamoci nella Commissione consiliare Attività produttive anche per capire si possa migliorare il bando».