La compagnia Norwegian dice addio alle crociere a Venezia: 18 navi dirottate a Fiume e Ravenna
foto da Quotidiani locali
Finisce l’era delle navi da crociera in rada, all’ancora a tre miglia dalla bocca di porto del Lido. Troppi ostacoli logistici per trasferire le migliaia di passeggeri a bordo dei lancioni diretti fino alla Marittima. E così la Norwegian (compagnia di bandiera del gruppo Ncl) dice stop, a distanza di due anni dalla sperimentazione di una nuova modalità di arrivo in città che tanto aveva fatto discutere.
Al punto che dopo l’esordio nel 2022 accolto con qualche mal di pancia dallo stesso Comune di Venezia per via dei crocieristi fatti sbarcare in riva Sette Martiri, appena un anno fa la compagnia aveva stipulato un accordo economico con l’amministrazione che prevedeva, in cambio del “disturbo”, 600 mila euro all’anno per partecipare l’animazione culturale e sociale della città.
Nello stesso accordo, la compagnia si impegnava, in particolare, a compiere una serie di azioni positive, quali: utilizzare navi con massimo 100 mila tonnellate di stazza; ormeggiarle oltre le 2 miglia nautiche da Punta Sabbioni per non ostacolare le attività delle spiagge; limitare le toccate ad un massimo di 15 l’anno e non superiori a 3 per mese.
A distanza di un anno, la decisione di abbandonare Venezia. Una decisione che sa di beffa per la stessa città, se si considera che le stesse navi Norwegian (le più grandi della flotta Ncl) vengono realizzate nello stabilimento di Fincantieri a Porto Marghera. Per il 2024, però, nessuna delle 18 navi programmate arriverà a Venezia. Tant’è.
La compagnia di crociera ha infatti informato gli agenti di viaggi partner del cambiamento di programma, dovuto all’obbligo per le grandi navi di dover restare fuori dalla laguna e di utilizzare tender per trasportare i passeggeri in città.
«Malgrado si sia fatto ogni sforzo per mantenere questi scali, l’operazione con i tender e l’esperienza complessiva non sono all’altezza dello standard che vogliamo fornire ai nostri passeggeri», ha scritto la compagnia alle agenzie, secondo quanto si legge su Travelmole. Le navi NCL quest’anno faranno scalo a Ravenna e a Fiume, in Croazia, invece che a Venezia.
«Riconosciamo che Venezia è una delle più grandi destinazioni del mondo e siamo consapevoli del disagio e della frustrazione che questa cancellazione può causare», scrive ancora NCL. E così la Norwegian Pearl, che aveva in programma scali a Venezia, farà invece tappa a Ravenna da maggio mentre gli scali programmati sulle crociere di giugno e ottobre saranno sostituiti con la Croazia. Come detto, nel corso della stagione 2024 sarebbero state diciotto le navi Norwegian programmate per Venezia (senza contare gli arrivi delle altre compagnie del gruppo: Regent e Oceania).
Nel corso della stagione inaugurale, nel 2022, era stata una sola la nave ormeggiata a tre miglia dalla bocca di porto, stesso numero degli arrivi nel corso del 2023 quando però altre toccate furono cancellate a causa di condizioni meteo sfavorevoli.
Per quest’anno, dunque, il numero degli arrivi programmati sarebbe stato superiore. Due le possibili modalità preventivate dalla Norwegian: l’ormeggio a Marghera, lungo le banchine di Tiv e Vecon, come da due anni viene fatto da Costa Crociere e Msc; o, appunto, in rada come già sperimentato nelle ultime stagioni.
Anche quest’anno tuttavia, come confermano gli addetti ai lavori, la soluzione di Marghera non convince affatto i vertici della compagnia crocieristica americana. Ncl infatti non ritiene sicuro per le navi di grandi dimensioni il passaggio lungo il canale dei Petroli. Non restava quindi che la modalità di arrivo delle navi in rada. Con annesso il trasbordo dei passeggeri in città con i lancioni granturismo. Un’operazione che però, con lo spostamento del punto di arrivo da riva Sette Martiri alla Marittima, aveva comportato tempi di percorrenza più lunghi e operazioni più complesse.
In attesa del nuovo approdo in canale nord sponda nord, e con le banchine di Fusina pronte per l’home port a partire dal prossimo agosto, la stagione 2024 ai nastri di partenza perde già uno dei principali attori.