L’Anpi volta le spalle al senatore di FdI alla Festa del Tricolore
Festa dell’Unità d’Italia, della Costituzione e del Tricolore, in piazza Matteotti a Jesolo lo strappo dell’Anpi che volta fisicamente le spalle al senatore Menia in segno di protesta e poi diserta anche il convegno in sala consiliare con il Comitato 10 febbraio per i 20 anni di istituzione del Giorno del Ricordo.
Due eventi che hanno acceso la prima domenica soleggiata a Jesolo, facendo poi divampare l’ennesima polemica. Quando il senatore di FdI e figlio di profughi istriani Roberto Menia ha parlato agli studenti delle scuole medie, gli esponenti dell’Anpi gli hanno platealmente voltato le spalle.
«Non era, per prima cosa, previsto un suo intervento in scaletta», dice il presidente Anpi, Roberto Ambrosin, «non eravamo stati informati che il senatore avrebbe parlato. È lo stesso che ha presentato l’odg per togliere le onorificenze a Tito, Mobuto e Ceausescu, senza rispondere alla nostra richiesta di togliere la cittadinanza onoraria Mussolini che ancora il Comune di Jesolo mantiene. Quanto al convegno in sala consiliare, ricordiamo che nel comitato ci sono elementi di estrema destra dai quali non possiamo che prendere la distanze».
Il senatore è stato informato in un secondo tempo del gesto dell’Anpi. «Mi dispiace sia accaduto», commenta, «io stesso sono figlio di profughi istriani e mi chiedo come ci si possa comportare in questo modo, del tutto fuori luogo, davanti a studenti delle medie che hanno affrontato i temi del libro Cuore. Ho ricordato momenti storici come il Plebiscito del Veneto, la presa di Roma. È una vergogna quello che è accaduto a Jesolo, un gesto ignobile».
Il sindaco della città, Christofer De Zotti, si è pubblicamente scusato: «Io sono per il dialogo, pronto a discutere con tutti, ma non era il caso di compiere questo gesto, una mancanza di rispetto ingiustificata». Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Andrea Tomei, ha deciso di replicare a nome della maggioranza. «Ridicolo quanto vergognoso quanto accaduto domenica», dice, «girare le spalle al Tricolore, alla Patria a un Senatore della Repubblica. È un atto ignobile, figlio di quei valori che queste persone rappresentano. Chiedo all’Anpi regionale e nazionale di pronunciarsi e di prendere dei provvedimenti.
Il convegno in sala consiliare è stato davvero formativo e intenso, con la presenza del Prefetto di Venezia, Darco Pellos, alla sua prima uscita a Jesolo, il professor Stefano Zecchi, che a sua volta ha raccontato l’esperienza di figlio di profughi dileggiati al loro arrivo a Venezia. Di fronte a questo non accettiamo le posizioni di chi è in contiguità e chi ha appoggiato i partigiani jugoslavi di Tito, negando le foibe e le esperienze drammatiche ai confini orientali».
A Jesolo, le celebrazioni ci sono state anche al museo militare di Franco Vidotto in via Roma che da decenni commemora questa ricorrenza, anche prima che fosse istituita. Era presente il colonnello Jannuzzi, comandante del Battaglione 11 Reggimento bersaglieri di Casarsa della Delizia e ha partecipato il consigliere Daniele Bison. Il Museo Storico Militare Vidotto organizza la commemorazione dell’Unità d’Italia da 30 anni ogni terza domenica di marzo.