Oltre settemila firme online e fisiche già raccolte per salvare San Giuliano

Ultimo appuntamento oggi, sabato, nel gazebo alla Porta rossa per firmare la petizione degli Amici del parco. Ma è su Change.org, piattaforma online dedicata alle raccolte di firme, che la petizione per salvare il parco di San Giuliano fa il pieno di adesioni.

Tanti partecipano alla iniziativa per esprimere contrarietà all'accordo di programma e la variante al Piano degli interventi che mantiene la presenza delle ditte di trasporto acqueo lungo via San Giuliano con nuovi capannoni di lavoro a cui si aggiunge un terminal di trasporto acqueo pubblico- privato tra San Giuliano e San Giobbe e due grandi parcheggi, per 45 mila metri quadri.

Oggi per l'ultimo appuntamento con la raccolta firme dentro al parco urbano sono arrivati in tanti, complice anche la bella giornata primaverile. Sommando le firme online e quelle fisiche la soglia delle settemila adesioni è già stata superata, dicono dall'associazione che mira a tutelare il parco e il progetto con cui è nato, quello del piano dell'architetto Di Mambro.

E che all'amministrazione obiettano proprio di intervenire con progetti non previsti dalla pianificazione, e che sono visti come «un arretramento culturale ci riporta indietro di 30 anni e dalle ricadute evidenti», come la sottrazione di spazi al parco urbano. La mobilitazione c'era già stata nel 2019 contro l'ipotesi di terminal acqueo a fianco delle remiere oggi riunite nel Polo nautico, realizzato dal Comune con un investimento di oltre 10 milioni di euro. All'epoca venne presentato un ricorso al Tar, tutt'ora pendente. Ora se ne profila la presentazione di un secondo che andrà ad integrare quello già presentato dall'associazione.