A Marghera cittadini esasperati chiamano la Polizia: «Qua ci sono almeno venticinque pusher»
Lettere di protesta al sindaco per chiedere la installazione di telecamere di videosorveglianza, segnalazioni continue sulla presenza dei pusher tra via Rizzardi e piazza Sant’Antonio. Anche Marghera è in sofferenza da mesi per la presenza di spacciatori, sbandati e tossicodipendenti che per procurarsi i soldi della dose non disdegnano furti e scippi.
Se le fermate del tram erano diventate nei mesi scorsi le pedane di lavoro degli spacciatori, in particolare nigeriani, ora il blocco alla tramvia (dovuto allo smottamento di Carpenedo che ha fermato l’intero servizio da inizio marzo) spinge gli spacciatori a cambiare tecnica.
Stanno - raccontano i residenti - nelle vicinanze delle fermate, ma pronti alla fuga alla vista delle macchine delle forze dell’ordine.
Le zone oggi dove sono maggiormente frequenti gli episodi di spaccio sono le zone di via Ulloa, via Paolucci, via Zambelli, piazza Sant’Antonio. Qui sosta regolarmente il furgone degli operatori di strada del Comune che cercano di fare anche informazione tra i tossicodipendenti spiegando loro che le siringhe usate non si abbandonano in strada.
Ma le segnalazioni di ritrovamenti si ripetono, sia a Marghera che ovviamente nel quartiere della stazione di Mestre. Ieri da Mestre varie foto di siringhe rilanciate dal gruppo di Giampaolo Conte. Domenica 24 marzo, nella zona di Sant’Antonio è scattato l’allarme tra i cittadini che hanno segnalato un numero elevato, oltre venticinque, di pusher concentrati nell’area tra via Ulloa e la chiesa di Sant’Antonio.
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C’è chi ha ipotizzato che fosse in corso una operazione “Alto impatto” lato Mestre ma attorno alla stazione ferroviaria la situazione era assolutamente tranquilla. E va detto che i controlli sono oramai quotidiani.
I piccoli furti lato Mestre e lato Marghera intanto si ripetono. In via Sernaglia una signora si è vista aprire l’auto da ignoti che hanno portato via solo un paio di occhiali e oggetti personali. A Marghera in via Cantore il gruppo di “Marghera Oggi+” ha raccolto e diffuso lo sfogo di un piccolo artigiano che alloggia in una pensione.
«È la seconda volta che mi spaccano i vetri del furgone. Mi hanno portato via l’attrezzatura e il valore non è da poco perché la prima volta eravamo sui 3.800 euro e stavolta sui quattromila. Sto pensando di cambiare albergo perché non è sostenibile la situazione, eppure siamo in centro a Marghera. Anche i vetri delle macchine rompono. È impossibile star qui», si sfoga il signore, in città per lavoro.
Tra i cittadini c’è chi pensa di organizzare una raccolta firme e chi ha scritto al sindaco sollecitando un potenziamento della videosorveglianza ma anche della illuminazione notturna delle strade che da via Fratelli Bandiera conducono verso il centro di Marghera, come appunto via Cantore e via Avesani.
I cittadini puntano il dito contro i tanti stabili abbandonati di via Fratelli Bandiera, come l’ex cral della Montedison dove si trovano di nuovo le tracce di accessi illegali continui. Altre zone segnalate sono l’ex Galileo e le tante aziende chiuse di via dell’Elettricità. Segnalazioni che si vanno ad aggiungere al dossier, oramai decisamente corposo, degli interventi di sgombero del progetto Oculus della polizia locale di Venezia.