Transistor, un questionario per salvare Venezia
Un questionario per salvare Venezia. L’ambizioso progetto nazionale "Transistor" di Rinascimento Green sbarca in laguna con il supporto di Venice Calls per dare vita ad un hub locale che coinvolga cittadini, associazioni, imprese, enti di ricerca e rappresentanze politiche nella soluzione delle problematiche del territorio e delle comunità all'interno del Comune.
Il questionario
In occasione del compleanno di Venezia, è stato lanciato un questionario online aperto a tutti che mira a raccogliere le percezioni personali delle persone che abitano o vivono la città per gettare le basi di un piano d'azione collettivo.
Dalla minaccia della crisi climatica al sovraffollamento turistico, dall’abitabilità alle opportunità locali, dall’integrazione sociale alle conseguenze delle peculiarità territoriali sulla vita di ogni giorno. Rispondendo in pochi minuti a 16 domande, ogni partecipante potrà contribuire attivamente alla definizione delle priorità e delle azioni necessarie per preservare e migliorare la realtà veneziana.
L’iniziativa è stata presentata il 25 marzo mattina dalla coordinatrice di Transistor Venezia Silvia Santato, dal presidente di Venice Calls Sebastiano Cognolato, dal presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano Marco Borghi e dal vicepresidente Franco Schenkel.
Cos’è Transistor
«Transistor è nato circa un anno e mezzo fa e si sta diffondendo in diverse città d’Italia con l’idea di creare degli hub locali per accelerare la transizione ecologica e favorire la giustizia sociale. Il coinvolgimento arriva direttamente dal basso: le città si candidano attraverso l’iniziativa dei cittadini», ha spiegato Santato, «siamo tutti invitati a partecipare a questo processo di cambiamento: cittadini, imprenditori, associazioni ed istituzioni».
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La natura “bottom-up” del progetto richiede che il processo parta dall’ascolto della comunità, protagonista indiscussa della creazione degli hub.
«Transistor promuove una logica partecipata d’interpretazione di alcuni dei concetti più caldi della contemporaneità», ha sottolineato Cognolato, “il sondaggio, nato inizialmente come strumento strategico nazionale, è stato adattato alle peculiarità territoriali di Venezia. Confidiamo nel supporto e nel coinvolgimento degli enti di ricerca: per affrontare queste sfide sarà fondamentale unire i risultati del questionario con i dati scientifici».
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Il nome stesso dell’iniziativa, ispirato al mondo dell'elettronica, vuole richiamare l'idea di un interruttore che avvii la transizione ecologica e di un amplificatore che potenzi le proposte della comunità, rendendole più efficaci e incisive.
«Questo progetto è frutto del confronto di numerose associazioni e sensibilità diverse», ha evidenziato Borghi, «la sua natura dinamica ed inclusiva lo rende uno strumento strategico d’azione nella costruzione di opportunità sostenibili ed eque per il futuro della comunità veneziana».
Il questionario è disponibile al seguente link.