Grandi navi, l’ingresso in laguna sarà di notte. Di Blasio: «Così il Porto sarà più accessibile»
Un passo in avanti verso la funzionalità del porto commerciale di Venezia giorno e notte. Fermi da decenni, i limiti di navigabilità notturni previsti per le navi con merce pericolosa a bordo sono stati finalmente rivisti: d’ora in avanti potranno transitare anche quelle lunghe fino a 180 metri e non più solo le bettoline fino a 6 mila tonnellate. Nessuna novità, invece, per quanto riguarda gli stringenti limiti di vento imposti per la navigazione delle navi da crociera lungo il canale Malamocco-Marghera (15 nodi per navi di stazza superiore o uguale a 75 mila tonnellate, 20 nodi con navi tra le 60 e le 75 mila tonnellate).
Lo prevede la nuova ordinanza emanata dalla Capitaneria di Porto e illustrata dall’ammiraglio Filippo Marini alla comunità portuale. Le novità introdotte nel regolamento di sicurezza portuale, a seguito degli esiti della valutazione dei rischi promossa dall’Autorità portuale del Mare Adriatico Settentrionale, nell’ambito del progetto “Channeling the green deal for Venice”, delle risultanze dei nuovi rilievi batimetrici effettuati lungo i canali lagunari marittimi e dai dati raccolti in occasione delle manovre navali in deroga che sono state autorizzate, nel tempo, dalla Capitaneria.
Tra le innovazioni previste nell’ordinanza, in grado di aumentare i livelli di operatività di Porto Marghera, c’è la possibilità per le navi di lunghezza fino a 180 metri e con merci pericolose a bordo, di navigare anche nell’arco notturno, a condizione che i canali portuali siano delimitati da segnalamenti marittimi approvati. Ciò comporterà l’estensione della navigazione lungo il Canale Malamocco-Marghera di circa due ore.
Inoltre, le limitazioni specifiche per gli accosti in Canale sud non si applicheranno alle navi di stazza lorda inferiore a 3000 tonnellate o di lunghezza inferiore a 100 mt, permettendo alle unità di tipo bulk di piccole dimensioni di poter manovrare anche nell’arco notturno. In base ai nuovi rilievi batimetrici e alle risultanze delle manovre in deroga autorizzate, l’accessibilità nautica e i massimi pescaggi consentiti nei vari canali sono stati ridefiniti.
Grande soddisfazione dalla comunità portuale, a partire dal presidente del Porto Fulvio Lino Di Blasio: «È un risultato importante per la competitività del porto», commenta, «che consentirà un ritorno misurabile in termini di incremento dei traffici e che dimostra come l’approccio scientifico adottato dall’Autorità nell’analizzare il traffico navale in laguna sia l’unica strada per individuare soluzioni che consentono di coniugare l’attività economica con il rispetto dell’equilibrio ambientale. Un ringraziamento all’Autorità Marittima per la stretta collaborazione che ha permesso di conseguire questo significativo traguardo».
Dello stesso avviso anche la Venezia Port Community con il presidente, Alessandro Becce: «Il superamento del limite per la navigazione notturna delle merci pericolose può essere l’avvio di un percorso che porti al funzionamento 24 ore su 24 del porto veneziano, un primo tassello che auspichiamo possa essere seguito con attenzione con analisi e simulazioni. Siamo fiduciosi che la strada intrapresa da Capitaneria di porto e Autorità di Sistema portuale possa garantire un futuro a tutto il comparto produttivo e al tessuto economico portuale».