Concessioni balneari, l’assemblea del consorzio Marconi decide sui ricorsi al Tar
Assemblea del Consorzio Marconi, oggi, 3 aprile, la decisione dirimente sul possibile ricorso al Tar. E se così fosse, la spiaggia di Jesolo subirebbe l’ennesima scossa tellurica. La unità minima di gestione (Umg) 7, ovvero il comparto Marconi, è una di quelle che più ha fatto discutere dopo l’assegnazione pluriennale.
Ecco perché se l’assemblea, unica e sovrana, dovesse decidere di fare ricorso al Tar il segnale per l’amministrazione comunale sarebbe estremamente negativo. Come noto, nel percorso di evidenza pubblica, una sorta di gara per l’assegnazione della concessione, gli attuali gestori riuniti in una società si sono dovuti arrendere all’imprenditore di Jesolo Alessandro Iguadala, amministratore unico della Sebi Srl e già titolare della Mare Blu Adriatica. Iguadala ha investito una somma attorno ai 6 milioni di euro, anche se mai comunicata pubblicamente, in linea con l’investimento della Cbc Srl, che vede tra i soci la famiglia Polegato con Alessandro Berton e gli albergatori Menazza, nella Umg 5 tra piazza Mazzini e piazza Brescia.
La Cbc ha investito oltre 7 milioni. Iguadala si è imposto al Marconi, dove i soci attuali, con albergatori storici come la famiglia Rizzante, sono estremamente preoccupati.
Bocche cucite sull’assemblea di oggi pomeriggio, ma circola con insistenza la voce che il ricorso al Tar sia tutt’altro che escluso. Una consistente parte dei soci, anzi, lo vorrebbe presentare. Non è detto che sia deciso proprio oggi. Si potrebbero prendere altri cinque giorni di tempo. Al momento sono i falchi a prevalere sulle colombe.
Iguadala, intanto, è pronto a partire con i lavori per iniziare la stagione. Lui, come gli altri vincenti, devono assicurare l’inizio della stagione il primo maggio in qualche modo, pena la perdita della concessione.
Delle 16 Umg, otto sono state assegnate, altre otto prorogate perché non c’è stato il tempo di concludere l’iter in concorrenza. L’opposizione, con Vincenzo Sansalone, Daniele Bison e Valerio Zoggia, ha tentato di presentare un ordine del giorno in Consiglio comunale per concedere in extremis una proroga generalizzata ed evitare gli ultimi ricorsi che si aggiungerebbero a quelli esistenti.
La maggioranza ha respinto l’ordine del giorno evidenziando che sarebbe illegittimo. Ma i consiglieri di minoranza sono riusciti a calamitare l’attenzione. E, fatalità, le proroghe per almeno otto Umg sono arrivate. Finora nessuno degli imprenditori che ha vinto le gare ha chiesto l’anticipata occupazione, propedeutica all’inizio della nuova gestione.
E, in ogni caso, le procedure per le assegnazioni andranno comunque avanti anche nei prossimi mesi fino al 30 settembre, quando scadranno le ultime proroghe. Quanto ai titolari dei chioschi, anche loro hanno una proroga valida, però solo fino al 30 aprile, e dopo non sanno ancora qualche sarà il loro destino.