Rossetto, altolà della Corte dei Conti: «Non ha i titoli per presiedere l’Autorità per la laguna»
Il presidente dell’Autorità per la laguna non ha i titoli previsti dalla legge. In particolare, si tratta di un libero professionista in pensione che non ha esperienza organizzativa nell’ambito della Pubblica amministrazione. Queste in sostanza le osservazioni della Corte dei Conti, che ha inviato ora un rilievo formale al governo e alla Presidenza del Consiglio che ha firmato il decreto di nomina. Non significa bocciatura, e nei prossimi giorni il governo provvederà a rispondere.
La norma del divieto ai pensionati potrà essere superata conferendo come era stato anticipato, la nomina per un anno non rinnovabile e a titolo gratuito. Certo è che il capitolo dell’Autorità si complica ancora di più.
Legge rimasta nel cassetto per tre anni. Poi la nomina da parte del ministero delle Infrastrutture con l’accordo di Comune e Regione.
Rossetto, urbanista mestrino con studio privato di architettura, ha collaborato in passato alla realizzazione di progetti edilizi e di infrastrutture autostradali, a cominciare dal passante di Mestre. Adesso dovrebbe occuparsi di laguna.
Facendo partire l’Autorità che dovrebbe unificare competenze e imprimere nuova vitalità all’azione di salvaguardia. Non soltanto il Mose e la sua difficile manutenzione, ma anche i lavori in laguna, i beni demaniali, le concessioni, la pesca, il moto ondoso. A Venezia la stessa legge prevedeva di ripristinare il Magistrato alle Acque, sciolto dal governo Renzi dopo lo scandalo Mose del 2014.
Dunque si attende che il nuovo presidente entri in carica. C’è stato il parere favorevole del Parlamento, ora la Corte dei Conti per registrare la nomina attende la risposta del governo.
La segnalazione-esposto alla Corte era stata inviata qualche mese fa dall’associazione Ambiente Venezia , riguardo ai presunti aspetti di “incompatibilità” con la carica.
«Rossetto si vedeva già presidente e ha frequentato inopportunamente riunioni alle quali non doveva essere invitato» dice la portavoce Andreina Zitelli, con riferimento all’ultimo vertice al ministero sulle gare per la manutenzione del Mose «il fatto che la Corte dei Conti abbia sollevato un rilievo alla Presidenza del Consiglio è testimonianza della criticità del nome di Rossetto a presidente dell’Autorità per la laguna».
«La nomina di una figura incompetente di Pubblica amministrazione e delle materie specifiche che sono in capo all’Autorità», continua Andreina Zitelli, «fa perdere tempo per l’attivazione della nuova struttura che dovrà fare lo Statuto, sciogliere il Consorzio Venezia Nuova, costituire l’Agenzia di gestione del Mose in house e reclutare i personale necessario. Anche la nomina ventilata per un solo anno è una perdita di tempo».