Bimba di due anni e mezzo muore in ospedale
Thoha Hikma Ahmed era nata con problemi al cuore e ai polmoni: distrutta la sua famiglia che le è sempre stata accanto
Due grandi occhi scuri che ridevano da soli, i capelli sempre legati sopra la fronte con un elastico, e un sorriso che da solo era in grado di illuminare una stanza. La comunità bengalese è in lutto per la morte della piccola Thoha Hikma Ahmed, morta ad appena 32 mesi, poco più di due anni e mezzo. I genitori l’avevano iscritta all’asilo, nonostante le sue condizioni di salute precarie, ma non riuscirà ad andarci.
La piccola è spirata martedì 23 aprile all’ospedale di Padova, dove si trovava da molto tempo in cura, nonostante in questo periodo i medici che si occupavano di lei abbiano fatto sempre di tutto per aiutarla ad avere una vita normale e rimanere con la sua famiglia – la mamma, il papà e i due fratelli più grandi, una femminuccia e un maschietto – il più a lungo possibile.
La complicazione fatale
«Da quando era nata il suo fisico aveva avuto delle complicazioni al cuore e ai polmoni» spiega la famiglia, «ogni sei mesi doveva subire un intervento per riuscire a stare bene, ma qualche giorno fa c’è stata una complicazione, e non c’è stato nulla da fare». Nonostante i medici del nosocomio di Padova abbiano fatto tutto il possibile per farla rimanere in vita. Il suo bellissimo sorriso, si è spento troppo presto, lasciando nel dolore i genitori.
La famiglia
Thoha Hikma Ahmed abitava con la famiglia a Marghera, il papà è un imprenditore molto conosciuto in città, sia a Mestre che a Venezia, dove ha diverse attività legate al commercio al dettaglio.
L’ospedale eseguirà l’autopsia, per stabilire le cause del decesso, dopodiché, una volta che ci sarà l’autorizzazione, potrà essere organizzato il funerale e il rito di sepoltura, che avverrà nel cimitero di Marghera, dove si trova uno spazio nel campo santo rivolto verso la Mecca, destinato alle comunità islamiche. «Siamo tutti dispiaciuti» commenta Kamrul Syed, presidente della Venice Bangla School «non abbiamo parole».
Il cordoglio sui social
Martedì23, dopo che il messaggio della morte della piccola è stato pubblicato sui social, in centinaia hanno lasciato un pensiero per la famiglia, una preghiera per i lei e per i genitori, che ancora non si capacitano della perdita. La morte della bimba apre un altro fronte, quello della mancanza di posti per i fedeli di Allah. Oramai sono rimasti solo due, tre spazi liberi nel cimitero. —