Riscaldamento spento nei plessi scolastici a Spinea: in classe col cappotto
foto da Quotidiani locali
Alunni e insegnanti al freddo a Spinea, nonostante la proroga per l’accensione degli impianti di riscaldamento anche per gli edifici pubblici.
E se la speranza è che si sia trattato solo di una effettiva tempistica difficile e che a partire da oggi, in caso prosegua il freddo fuori stagione, i ragazzi delle scuole possano stare al caldo, qualcuno dei genitori ha già minacciato esposti. Ma andiamo con ordine.
Anche Spinea, come tutti i comuni del veneziano, con il ritorno inatteso del freddo, ha disposto una proroga dell’accensione facoltativa degli impianti di riscaldamento.
L’ordinanza e la proroga
L’ordinanza, emessa il 23 aprile, prevedeva la proroga dell’accensione degli impianti termici per tutte le categorie di edifici, nei limiti della durata complessiva giornaliera di attivazione, proprio dal 23 e fino al cessare delle condizioni meteorologiche sfavorevoli, e in ogni caso non oltre il 30 aprile.
Il giorno dopo, però, come riferito dai genitori di vari plessi scolastici, molte scuole di Spinea sono rimaste lo stesso al freddo. I primi a segnalare la situazione, i genitori della scuola secondaria di primo grado “Ungaretti”.
Che si sono trovati ad affrontare una scuola del tutto gelida. «Alcuni degli insegnanti» spiegano i genitori «Non si sono nemmeno tolti la giacca ed hanno consigliato ai ragazzi di fare lo stesso. Speriamo che oggi la situazione sia migliorata. E dopo ci si lamenta se i ragazzi si ammalano».
Anche alle scuole primarie
La stessa situazione è stata segnalata sempre il 23 in altre scuole primarie della città, ed è subito esploso il dibattito sia dal vivo che online tra genitori e insegnanti.
«La delibera è uscita solo ieri pomeriggio», la prima difesa all’interno delle scuole, «E ci vuole un minimo di tempo per l’aggiornamento e per riattivare tramite i tecnici gli impianti».
In effetti, le singole segreterie e dirigenze, non possono fare nulla in autonomia per accensioni e spegnimenti degli impianti, e pure negli uffici lavorano al freddo come gli alunni in attesa degli interventi.
Con la giornata di ieri di festa, però, il timore del genitori è che il problema oggi possa ripresentarsi, dato che difficilmente i controlli possono essere stati fatti il 25 aprile.
«Speriamo che si risolva presto», il commento di un genitore della Ungaretti. «Mio figlio non è stato tanto bene e ieri è tornato a casa dicendo che a scuola si gelava. Se oggi è ancora freddo e torna a casa ammalato, chiederò delle spiegazioni ai dirigenti scolastici».