Cavarzere chiede il titolo di Città martire o la medaglia d’oro al Valor civile
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foto da Quotidiani locali
«Chiediamo che Cavarzere, liberata dall’occupazione nazi fascista il 27 aprile 1945, venga dichiarata Città martire oppure che sia riconosciuta la Medaglia d’oro al valor civile per l’altissimo tributo di sangue durante i bombardamenti alleati del 1944 e del 1945».
A chiederlo ufficialmente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella attraverso una lettera consegnata al prefetto Darco Pellos, è il sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari. La richiesta dell’intitolazione viene rilanciata in occasione del 79º anniversario della Liberazione.
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«Durante il 1944», ricorda il sindaco Munari, «gli alleati erano intenzionati a tagliare ogni via di fuga alla Wehrmacht, l’esercito tedesco in ritirata, distruggendo direttamente le infrastrutture. Per questo hanno colpito il centro del paese a più riprese, distruggendo i ponti sull’Adige, devastando lo snodo ferroviario e colpendo il centro stesso. Le bombe lanciate dai bombardieri americani seminarono morte e distruzione e ridussero Cavarzere a quella che poi in tanti descrissero come la “Cassino del nord”, proprio per le analogie con quelle distruzioni avvenute nel centro Italia in seguito alla nota battaglia. I cavarzerani, terrorizzati, fuggirono dalla città per mesi. Cavarzere con Cassino è gemellata da diversi anni».
Il bilancio dei bombardamenti alleati su Cavarzere fu pesantissimo: 102 morti fra i civili e 300 case distrutte solo nel 1944. L’atto finale della devastazione si consumò tra il 23 e il 27 aprile del 1945 quando, in una serie di bombardamenti alleati, venne distrutto il Duomo del paese: rimasero in piedi solo poche rovine. Venne distrutto anche un terzo del municipio. «Anche il ponte sull’Adige venne distrutto poco prima della Liberazione. Il Duomo fu poi ricostruito nei primi anni del Dopoguerra ma al contrario. Cioè una volta ricostruito l’entrata non avrebbe più guardato a nord verso il fiume Adige, ma a sud verso il centro del paese.
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«Un grande ruolo nella liberazione di Cavarzere dall’esercito nazista occupante lo ebbe anche l’allora tenente Riccardo Bisognero alla testa del Battaglione Cremona», sottolinea ancora il sindaco, «un battaglione italiano aggregato alle forze alleate liberatrici. Proprio a Bisognero (che poi divenne generale) Cavarzere intitolò un quartiere residenziale sorto fra la fine degli anni Novanta e il 2000».
Il sindaco Munari guarda già al prossimo anno, in cui cade l’80º anniversario degli eventi. «Chiediamo al presidente della Repubblica Mattarella che finalmente si riconosca a Cavarzere la denominazione di Città martire, oppure le venga assegnata la Medaglia d’oro al valor civile. Ovviamente, il Presidente Mattarella è fin d’ora invitato alle commemorazioni che saranno comunque organizzate per il 27 aprile 2025».