Banconote false, allarme tra i baristi di San Donà: spunta un video di chi le smercia
Banconote false in circolazione, a farne le spese pubblici esercizi e anche fornitori di servizi come i tassisti. Nei giorni scorsi sono giunte le prime segnalazioni preoccupate. In un bar di San Donà, il “Que Rico Cafè”, la titolare Francis Caramo ne ha intercettate tre e tutte da 20 euro. Un tassista è stato invece pagato con 50 euro anche queste risultate false.
Non appaiono in realtà banconote ben falsificate e con un po’ di attenzione si riconoscono anche semplicemente al tatto. Carta leggera, irregolarità nella stampa, asimmetrie. Ma, nella frenesia dei pagamenti e del lavoro in genere è facile essere ingannati e truffati.
«Abbiamo saputo, nel primo caso, direttamente dalla banca che la banconota da 20 euro era falsa», spiega la titolare del locale in piazza Indipendenza Que Rico Cafè, «poi ce ne siamo accorti da soli, ma era troppo tardi e abbiamo potuto solo metterle da parte. Abbiamo anche il video della persona che paga con la banconota da 20 euro falsa e appare abbastanza nervoso e guardingo mentre si trova alla cassa. Certo, non possiamo sapere con certezza se anche lui sia stato truffato a sua volta, ma l’impressione è che sia consapevole di diffondere banconote false». Lo stesso per quanto riguarda il tassista, cui è stata pagata una corsa con 50 euro arrotolate.
Anche in questo caso, pagamento di fretta, tutto in velocità con la scusa di dover andare via, ovviamente per non dare il tempo di accorgersi della truffa. Ma una volta srotolata, la banconota da 50 euro era anche in questo caso abbastanza evidente fosse falsa. Ci sarebbero anche altri casi in città.
La preoccupazione, condivisa da commercianti e pubblici esercizi, soprattutto sul litorale dove il giro di soldi sta aumentando con la stagione estiva, è che sia in circolazione una banda di truffatori che si sta muovendo nel territorio. È opportuno prestare la massima attenzione al momento dei pagamenti in cassa, quindi tastare bene la banconota, possibilmente utilizzare gli strumenti elettronici in grado di accertarne immediatamente l’autenticità o falsità.
Il presidente mandamentale di Ascom– Confcommercio, Angelo Faloppa, si rivolge ai titolari di attività commerciali e pubblici esercizi: «Se non si ha lo strumento in dotazione per esaminare le banconote ci sono particolari a cui fare attenzione: colori precisi da rispettare, riflessi, misure e lo spessore. Capisco che non ci sia molto tempo e non si vuole mettere in imbarazzo clienti che potrebbero essere del tutto ignari e non responsabili. Da tenere presente sempre che le banconote fasulle non possono poi essere ancora immesse nel mercato e vanno eliminate subito o portandole in banca dove saranno mandate al macero».