Record di passeggeri per gli aeroporti italiani
Assoaeroporti, prima dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, pubblica le statistiche 2023 mostrando un nuovo record storico di traffico per gli aeroporti italiani, che lo scorso anno hannotoccato per la prima volta quota 197,2 milioni di passeggeri, superando del 2,1% il 2019, anno del precedente primato e ultimo prima della pandemia.
Il record, importante per una nazione a forte vocazione turistica come l’Italia, riguarda però tutto il mondo ed è in linea con quanto previsto da Iata (l’Associazione internazionale dei vettori commerciali) e con quanto calcolato dai maggiori costruttori del settore aeronautico come Boeing, Airbus, Honeywell e General Electric, che ogni anno ricalcolano lo stato del comparto e pubblicano le previsioni del mercato.
La domanda di biglietti aerei sta crescendo nelle varie aree continentali tra il 15% del Nord America al 3% dell’Africa, mentre l’Europa si attesta tra l’11% e il 13%, soprattutto sulle rotte a corto e medio raggio. In Italia crescono molto bene anche alcuni scali regionali come Perugia, Crotone, Comiso e Pantelleria, mentre sul piano dei passeggeri imbarcati e sbarcati da voli internazionali l’Italia raggiunge i 128 milioni di passeggeri, soltanto uno 0,1%, ma importante, in più sul 2019.
Per numero di passeggeri l’aeroporto italiano più frequentato resta Roma Fiumicino con 40,5 milioni, seguito da Milano Malpensa con 26,1 milioni eda Bergamo Orio al Serio con 16 milioni. Quindi troviamo Napoli Capodichino con 12,4 milioni, Venezia Tessera con 11,3 milioni, Catania Fontanarossa con 10,7 milioni, Bologna Borgo Panigale con 10 milioni, Milano Linate con 9,4 milioni, Palermo Punta Raisi con 8,1 e BariPalese con 6,5 milioni. Tornano a salire anche Parma e Firenze tra il 26% e il 30%, due scali la cui capacità di crescita è sempre stata molto discussa, ma il cui aumento di traffico dimostra che la domanda di collegamenti è in aumento.
Riguardo lo scalo fiorentino, appare ancora poco efficiente il sistema aeroportuale toscano con Pisa (-4% sul 2022 a 286.534 passeggeri), senza ancora una linea chiara sullo sviluppo di Lucca Tassignano e dell’Elba, dove una consultazione locale ha fermato la proposta di ampliamento dello scalo, esprimendo la volontà di non aprire al turismo di massa.
Osservando le statistiche di Assoaeroporti si notano potenzialità ancora non perfettamente sfruttate su località molto vicine, come tra Brescia Montichiari (una cattedrale con soltanto 421 passeggeri in totale, pista sulla quale il traffico commerciale è in maggioranza cargo, con 3.352,4 tonnellate, secondo scalo dopo Malpensa con 58.885,1), e Verona Villafranca (198.331 passeggeri, movimenti a -9,8%, ancora pochi se rapportati agli abitanti dell’area); ed altri con ancora difficoltà nel recupero dei numeri, come Cuneo Levaldigi (-22% movimenti sul 2022 e meno di 5.000 passeggeri, ma con uno spazio aereo dedicato molto esteso per gestire un volume di traffico decisamente elevato) – e Forlì con 7.102 passeggeri a -27,5% sul 2022.In attesa dell’annuario statistico dell’Ente Nazionale aviazione Civile (previsto nelle prossime settimane), che ricomprende tutti gli aeroporti italiani, anche gli scali minori, avio-scolastici e turistici (cioè anche il traffico non commerciale, le scuole di volo e il lavoro aereo), quella di Assoaeroporti è una fotografia a due facce che mostra una crescita interessante ma ancora poco omogenea nelle varie regioni.
Guardando nel mondo, cominciando dalla “Aviation Nation”, cioè gli Usa, secondo il Bureau of Transportation Statistics (Bts), soltanto nell’agosto 2023 le compagnie aeree nazionali hanno trasportato 83,1 milioni di passeggeri, dei quali 71,5 milioni su voli nazionali e 11,6 su voli internazionali. Se adeguati alla stagionalità, gli arrivi di agosto 2023 sono stati in aumento dell’1,7% rispetto a luglio e in calo del 4,2% rispetto al massimo storico raggiunto a gennaio 2020.
Gli arrivi internazionali (10,3 milioni) hanno raggiunto un nuovo massimo storico. Tra gli aeroporti americani il più trafficato è il grande hub Hartsfield-Jackson di Atlanta con 104,7 milioni di passeggeri (da solo, quasi la metà dei passeggeri di tutti i nostri scali), mentre nella regione mediorientale Dubai ha raggiunto 87 milioni di passeggeri. Cala la Cina, da 106 milioni di passeggeri di agosto2023, ai 95 attuali, ma si tratta di un effetto dovuto essenzialmente a due fattori, la crisi interna e la stagionalità.