Bodini: «Noi sulla scia del calcio»
Paoletti: «In barca non può esserci distanziamento». Gabriele Benussi: «Ripresa a settembre»
TRIESTE Sono liberi professionisti impegnati in consulenze e attività sportiva in mare e a terra, ma se restano sempre dei grandi professionisti, quell’aggettivo “liberi” oggi acquista un sapore beffardo. I velisti triestini, che in questo periodo sarebbero rimbalzati tra i campi di regata di mezzo mondo, ora sono a casa alle prese con un’agenda che si rende libera ogni giorno di più.
Per Michele Paoletti, tra i rarissimi atleti locali ad avere all’attivo una partecipazione olimpica e una campagna di Coppa America, il 2020 si preannunciava scintillante: chiamato a sostituire Vasco Vascotto nel prestigioso ruolo di tattico del Tp52 Azzurra, aveva cominciato il circuito di questo performante monotipo con la vittoria nella prima tappa tenutasi in Sud Africa.
Il Covid-19 ha bloccato la prosecuzione delle regate e tutte le barche sono state trasportate in Europa per valutare come continuare la stagione, dove rimane al momento in calendario il solo mondiale di settembre a Puerto Portals. «Il nostro è uno sport di squadra» commenta Paoletti «con un distanziamento sociale difficilmente rispettabile per come configurato fino ad ora. Per riprendere nella totale tranquillità di armatori, velisti e organizzatori è necessario trovare quanto prima un valido sistema di controlli che indichi la negatività dei partecipanti». Ma quali protocolli potrebbero consentire di riprendere le regate e per Michele in particolare gli impegni con il J70 Petit Terrible e il Melges 32 G-Spot?
È Lorenzo Bodini, nato nel vivaio della Triestina della Vela, a proporre un’interessante analogia:«Credo che a fare da traino per la ripartenza della vela sarà il calcio, che con il nostro sport ha delle evidenti similitudini per organizzazione e logistica. Scendere in acqua da settembre ci consentirebbe di recuperare almeno una parte del lavoro, che ora è stato cancellato al 75%».
Per Bodini gli impegni 2020 sarebbero ruotati intorno al team estone con il quale collabora da qualche anno e si suddivide tra il circuito ORC con l’Arcona 340 Katharina II e uno Swan 42, che può partecipare anche al circuito monotipo riservato a questa classe. Il primo appuntamento è il campionato italiano ORC di fine agosto a Gaeta, che Lorenzo disputerà sull’Italia Yacht 9.98 Sarchiapone. Se molte delle classiche come la Palermo-Montecarlo o la Copa del Rey di Palma sono state rimandate al 2021 (ma Voiles de St. Tropez e Middle Sea Race resistono) e bisognerà attendere il 30 giugno affinché lo Yacht Club Costa Smeralda sciolga le riserve sull’organizzazione del mondiale maxi, le classi più dinamiche hanno tentato di aggiornare i propri calendari spingendosi fino all’autunno.
«Sono fiducioso per una ripresa » sono le parole ottimistiche di Gabriele Benussi «dedicandosi prima – dove possibile – agli allenamenti per migliorare il feeling con la barca e all’interno dell’equipaggio». Le prospettive di Benussi erano una stagione quasi esclusivamente dedicata al one design: il Melges 32, il J70, progetto al quale tiene particolarmente perché l’ha visto nascere e crescere, e il Swan 36, nuovo gioiellino di casa Nautor, che ha posizionato a Rovigno addirittura dal 3 al 7 novembre una tappa della Mediterranean Nations League. —