Una balera al teatro Volta per rievocare gli anni ’50 e ’60
La fisarmonica che suona Il tango delle capinere, una gonna che volteggia a ogni passo di danza e i sogni di due innamorati che sbocciano sulla voce di Luciano Tajoli. Scene da una sera qualunque sul finire degli anni Quaranta, in una delle tante balere che costellavano Pavia e dintorni – come quelle di piazzale San Giuseppe e alla Sora – fin su in collina. Un’atmosfera antica in cui, domenica dalle 16.30 alle 18.30, ci si potrà immergere di nuovo, nel foyer del teatro Volta al rione Scala di Pavia, partecipando all’evento Nondimenticar Balera. L’ingresso è libero e gratuito.
Una festa teatrale, risultato del progetto europeo The Caravan al quale hanno partecipato l’associazione di promozione sociale Calypso e alcune socie dell’Aps Salvo D’Acquisto.
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«The Caravan è un progetto finanziato dall’Unione Europea che ci vede partner di associazioni spagnole e greche in un percorso dedicato a persone over 70» spiega Alessandra Viola di Calypso.
Nei mesi scorsi gli operatori dell’associazione hanno condotto un laboratorio in cui si è immaginata e progettata una festa teatrale con il sapore di una volta, dalla musica ai racconti: la Nondimenticar Balera ha esordito a Oliva Gessi all’inizio di aprile, una puntata zero prima di proseguire a Pavia e, tra maggio e giugno, in Oltrepo a Rea, Arena Po e Zenevredo.
Quello costruito con le socie dell’Aps è un format che muta a seconda del luogo in cui viene proposto e realizzato perché si nutre e si arricchisce dell’anima del luogo.
un luogo in cui nascevano amori
«Domani a Pavia ricostruiremo l’atmosfera degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta – prosegue Viola – grazie ai suggerimenti che sono arrivati dalle signore dell’Aps . Le balere erano luoghi di aggregazione e socialità, spesso sbocciavano amori. Alcune signore ci hanno raccontato di avervi conosciuto il marito».
E poi c’erano i vestiti che le donne si confezionavano in casa con gli scampoli di tessuto o riadattando abiti di famiglia. Sarà allestita anche una postazione con cappelli di varie fogge che, all’epoca, si affittavano per le feste. E ancora fotografie d’epoca, guanti, borsette e stole uscite dai cassetti e dagli armadi.
La musica sarà affidata alla fisarmonica di Claudio Piscina che riproporrà musiche di altri tempi.
Domani al quartiere Scala, nel corso del pomeriggio, sarà possibile partecipare anche al Tour dell’Invisibile ideato dagli alunni e dalle alunne del Corso di Teatro Sociale dell’Università degli Studi di Pavia e della Fondazione Teatro Fraschini per la valorizzazione teatrale di questo quartiere della città.