Arriva il film de «Il cardellino»: pregi e differenze con il libro
Il regista John Crowley era consapevole che condensare 900 pagine di un romanzo come Il cardellino (vincitore Vincitore del Premio Pulitzer 2014) non fosse un’impresa facile.
Tanto più che visto che Il cardellino di Donna Tartt è un libro complesso e pieno di simbolismi. «Se l’ho voluto fare è perché amo profondamente quel libro», ha detto.
LEGGI ANCHE
«Il Cardellino»: il trailer con Nicole KidmanIl film, che in America è uscito nelle sale lo scorso settembre, arriva in Italia direttamente in streaming dal 6 dicembre su diverse piattaforme (Apple TV, iTunes, Google Play, YouTube, Infinity, Sky Primafila, Chili, Rakuten, TIMvision, Playstation Store e Microsoft Film&TV) riprende la storia originale in modo tutto sommato piuttosto fedele a parte alcune differenze nella trama e nei personaggi che trovate nella gallery in alto.
Il protagonista è Theo (interpretato nella versione adulta da Ansel Elgort), all’inizio un orfano di 13 anni. La madre è rimasta uccisa nell’esplosione di una bomba al Metropolitan Museum di New York. Erano insieme quando è successo e lui si è salvato solo perché si trovava in un’altra sala.
Prima di trovare la via d’uscita dal museo, tra detriti e cadaveri, a Theo succedono due cose fondamentali. Incontra un uomo morente che aveva notato prima in compagnia di una ragazzina dai capelli rossi che gli dà un anello dicendogli di consegnarlo a una persona. E, di nascosto, porta via con sé un quadro, miracolosamente intatto: Il cardellino, appunto, che era anche il dipinto preferito della madre.
Rimasto solo, Theo viene accolto dalla famiglia di un suo compagno di scuola, Andy, la cui madre, Samantha, (Nel film è Nicole Kidman), prova un immediato attaccamento per lui. La loro è una vera e propria affinità elettiva. Ma quando Theo comincia a sentirsi a casa ed è sul punto di essere adottato, riappare all’improvviso suo padre – un alcolista con il vizio del gioco d’azzardo – che lo porta con sé e la sua nuova compagna a vivere a Las Vegas.
Siamo solo all’inizio della storia. Negli anni successivi, Theo diventerà un tossico-dipendente (Viene iniziato alle droghe da Boris, un ragazzino ucraino anche lui con un padre difficile che conosce a Las Vegas), ma anche un brillante venditore di antiquariato (grazie a Hobie, l’uomo al quale aveva riconsegnato l’anello e che lo riaccoglie a New York quando anche il padre di Theo muore in un incidente). Nel tempo, inoltre, manterrà un legame fortissimo, anche se per lo più a distanza, con Pippa (quella ragazzina dai capelli rossi al museo rimasta anche lei senza famiglia) e finirà coinvolto in un intrigo internazionale che ha a che fare con Boris, il traffico di droga e Il cardellino.
Il film è stato accolto più tiepidamente di quanto forse si meritasse dalla critica. A voler guardare il lato positivo, potrebbe se non altro far venir voglia a chi non ci avesse mai provato di affrontare il monumentale romanzo della Tartt.