Coronavirus, Sean Penn aprirà un centro per i test nella zona più povera di Los Angeles
Dopo Rihanna, Angelina Jolie e tante altre star anche Sean Penn è sceso in campo per dare una mano concreta nella lotta contro il coronavirus. Il divo attraverso la sua fondazione (Community Organized Relief Effort), e in collaborazione col comune di Los Angeles, aprirà un centro dove eseguire i test. La struttura sorgerà nella zona est della città californiana. Un zona umile e abitata prevalentemente da latinoamericani. Perché il progetto mira a promuovere i test proprio tra le «persone più vulnerabili». Il vicesindaco di Los Angeles, Jeff Gorell, postando su Twitter una sua foto con l’attore, l’ha ringraziato pubblicamente per il suo contributo.
https://twitter.com/JeffGorell/status/1245096116883869696D’altronde il cinquantanovenne premio Oscar, oltre che per le sue prove sul set, è noto da tempo per il suo impegno in campo umanitario. L’anno scorso ad esempio, sempre tramite la sua fondazione, è intervenuto in aiuto delle Bahamas devastate dall’uragano Dorian. Mentre nel 2018 è volato a Istambul per girare un documentario sull’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi. E nel 2012 ha ricevuto a Chicago il Peace Summit Award per il suo impegno ad Haiti dopo il tragico terremoto del gennaio 2010. All’epoca il divo andava spesso ad Haiti, con il secondogenito Hopper avuto dall’ex moglie Robin Wright (oggi è fidanzato con la ventisettenne Leila George) per lavorare fianco a fianco alla gente del posto e aiutarla anche da un punto di vista psicologico. Ma quando gli chiesero cosa lo spingeva «a dedicarsi con tanto impegno alla causa umanitaria» rispose con umiltà: «La parola “umanitario” non mi piace molto, quando lavoro ad Haiti lo faccio semplicemente perchè mi sento di farlo, tutto qui».