Victoria di Svezia, che per amore (di un personal trainer) avrebbe rinunciato alla corona
È stata la sorella minore, Madeleine, a convincere una giovane Victoria di Svezia ad iscriversi laddove avrebbe trovato l’amore: nell’angusto spazio di una palestra di città, nella quale suo padre, re Carlo XVI Gustavo, avrebbe letto le prime avvisaglie di un disastro mai consumato. Allora, Victoria era poco più che una ragazzina. Sulle spalle, aveva ventun anni e il peso di una battaglia vinta con fatica, contro se stessa e i disordini alimentari. Victoria era un’anoressica in convalescenza, costretta a fronteggiare (anche) l’aggressione dei media. Erano invadenti, all’epoca. Cercavano, senza nulla concedere alla poverina, di scavare tra le ragioni di una tale magrezza. Qualcuno ha ipotizzato persino fossero state velleità da modellina a trasformare il corpo della futura regina, che una riforma costituzionale del 1980 ha decretato erede al trono di Svezia. Era magra, di una magrezza insana. E chiamando a sé tutta la forza di cui ancora era in possesso ha parlato alla stampa.
«Ho avuto disordini alimentari e sono sempre stata consapevole di questo. All’epoca la mia angoscia era enorme. Ho odiato quella che sembravo, quella che ero. Io, Vittoria, non esistevo. Sembrava che tutto nella mia vita e intorno a me fosse controllato e spiato dagli altri. Mi sentivo come un treno lanciato a grande velocità verso il vuoto. L’unica cosa sulla quale sapevo di poter esercitare il controllo era il cibo che ingerivo», ha ammesso nel 1997, prima di scappare in America, per finire gli studi e coronare un sogno d’amore che lì avrebbe visto crollare. Victoria ha fatto ritorno in Svezia nel 1998, sola. Daniel Collert, il rampollo della Swedbank con il quale s’era dipinta i suoi bei quadri futuri, aveva deciso non essere l’uomo per lei. E, ventunenne alle prime esperienza con la vita di adulta, ha deciso di seguire il consiglio di Madeleine.
«Iscriviti in palestra», le avrebbe intimato la sorella, suggerendole di evitare le atmosfere sudaticce delle grandi catene per trovare sfogo, e forse conforto, nell’accoglienza intima di un piccolo centro. Victoria, alle parole della piccola Madeleine, ha deciso di dare un seguito e, animata dalla voglia di riprendere in mano le redini della propria, sconquassata esistenza, si è fatta socia di un club minuscolo, custodito nel cuore di Stoccolma. Avrebbe dovuto essere una via di fuga dalla realtà. Invece, si è trasformato nel manifesto programmatico della vita che di lì sarebbe venuta.
Victoria, giovane donna con la testa piena di bei sogni e speranze, si è innamorata di un personal trainer all’apparenza anonimo. Daniel Westling, si chiamava. Lo ha corteggiato, cercato. Infine, lo ha fatto capitolare, scatenando le ire di suo padre, re Carlo. Il monarca si è opposto con furia alla relazione della figlia, certo che quel ragazzotto di paese potesse subire il fascino della principessa senza vedere la donna che ne era sottesa. «Rinuncio alla corona», è stata la replica di Victoria, che alle paure del padre ha saputo rispondere con una risolutezza unica quanto rara. La principessa di Svezia si è detta disposta a cedere ogni diritto di successione al fratello, Carl Philip, pur di tenere stretto a sé il personal trainer. Ed è stato allora che re Carlo XVI Gustavo, pur non sapendo che anche il figlio minore sarebbe capitolato per una donna del popolo, ha perso ogni sua certezza.
Il monarca ha acconsentito a benedire l’amore della figlia per una persona di rango inferiore. «L’importante è stare con chi si ama, non importa di quale estrazione sociale sia. Avrete notato che in questi ultimi anni sono diventata più forte e felice. Ormai Daniel e io possiamo cominciare i preparativi per la nostra vita insieme», avrebbe detto più tardi Victoria, che il matrimonio con Daniel Westling ha celebrato il 19 giugno 2010, in una Cattedrale, quella di Stoccolma, gremita di medici.
Dodici operatori sanitari hanno assistito alle nozze, pronti a intervenire nel caso in cui l’insufficienza renale di Westling, unitamente al trapianto di rene cui si è sottoposto appena prima della cerimonia, avesse aggredito il principe consorte. Il matrimonio, però, non ha avuto intoppi, e Victoria e Westling si sono detti sì davanti a mille invitati, pronti a vivere insieme una vita di normalità, un amore culminato poi nella nascita dei figli, Estelle (2012) e Oscar (2016).