Barbara Bonansea, leader della Juventus come il suo idolo Cristiano Ronaldo
Leader nello spogliatoio, punto di riferimento in campo, non fallisce un appuntamento e indossa la maglia bianconera. No, non stiamo parlando di Cristiano Ronaldo, ma di Barbara Bonansea, l’attaccante della Juventus femminile che con una fantastica doppietta ha permesso alla sua squadra di aggiudicarsi la Supercoppa italiana, 15 giorni fa.
La Bonansea diventa così la miglior marcatrice della storia della Juventus, avendo realizzato ben quarantasette reti, almeno una in ogni competizione alla quale il club ha partecipato.
Salita alla ribalta delle cronache nell’estate del 2019, quando gli italiani, che erano stati tristi spettatori senza squadra da tifare del Mondiale Russia 2018 (la Nazionale di Ventura non si qualificò perdendo lo spareggio contro la Svezia), si improvvisarono appassionati delle ragazze allenate da Milena Bertolini, Barbara Bonansea è nata a Pinerolo 29 anni fa ed ha iniziato a giocare a calcio quando aveva solo quattro anni grazie alla passione del papà e del fratello.
Seguitissima sui social, il suo profilo Instagram vanta più di quattrocentomila follower, l’attaccante della Juve è cresciuta nel…Torino! Già, proprio così. È il 2007 quando entra a far parte della Primavera granata, dove resta per tre stagioni prima di passare al Brescia (e forse è stato un bene. Il trasferimento diretto da una parte all’altra della Mole sarebbe probabilmente stato troppo anche per i tifosi e le tifose del mondo del pallone in rosa).
Fan di Luciano Ligabue, arrivando alla Juventus, la Bonansea, ha coronato il sogno di tutti quelli che amano il calcio, giocare per la squadra che si tifa.
Il suo giocatore preferito? Ovviamente Cristiano Ronaldo, col quale ha potuto condividere una serata davvero speciale, quella della premiazione per i Best FIFA Football Awards 2020. «È stato bello essere vicino a lui», ha dichiarato la piemontese, «ed è simpatico, un ragazzo umile e semplice, molto più di quello che si possa pensare».
Nel 2019, al termine del Mondiale, Barbara ha deciso di raccontare la sua storia in un libro dal titolo Il mio calcio libero, dove ripercorre gli inizi, l’ascesa, ricorda le emozioni e la passione che l’ha portata ad essere la miglior calciatrice italiana ed una delle più apprezzate sulla scena internazionale.
«Non smettete mai di inseguire i vostri sogni» è l’assist che Barbara vuole fare alle sue lettrici, un modo per spronarle a dare tutto per arrivare a realizzare le proprie aspirazioni.
È grazie soprattutto a lei e a Sara Gama (suo capitano nella Juventus e in Nazionale) se il calcio femminile sta conquistando popolarità, attenzione e rispetto tra i tifosi italiani. Ma il momento è d’oro anche a livello internazionale, e in questo caso non per le gesta di una calciatrice, ma per le grandi capacità dell’arbitro francese Stephanie Frappart, così brava da essere stata designata per il match di Champions League Juventus-Dinamo Kiev, vinto dai padroni di casa il 2 dicembre scorso con reti di Chiesa, di Morata e dell’idolo della Bonansea Cristiano Ronaldo.
Il suo contratto con i bianconeri scade a fine stagione, ma per ora lei non ci pensa. In fondo, se resterà o meno alla Juve, l’obiettivo sarà sempre quello di buttarla nel sacco!