Sos alloggi a Castiglione: la casa manca anche per chi può pagare
Il lavoro c’è, a mancare è la casa. L’allarme l’avevamo raccolto poco prima di Natale. Sul problema della mancanza di alloggi aveva alzato metaforicamente la voce Antonio D’Agostini, direttore del centro d’ascolto dell’associazione Marta Tana, che fa capo alla Caritas diocesana.
Ci aveva raccontato di affitti alti e pregiudizi ad affittare alle famiglie con redditi bassi, soprattutto se straniere. I numeri confermano il problema: le abitazioni destinate ai meno abbienti, a canone calmierato, non arrivano a duecento: ottanta appartamenti di proprietà comunale e sessanta alloggi Aler (dato fornito dal Sunia).
Problema trasversale
Per il Comune, però, il problema della casa non assilla soltanto le famiglie a basso reddito. «Le abitazioni effettivamente mancano - dice il vicesindaco, Andrea Dara - Si fatica a reperire sia appartamenti in affitto sia case nuove da acquistare. Ho sentito le agenzie immobiliari e mi hanno confermato questa tendenza. I prezzi, del resto, sono volati alle stelle a causa dei costi di costruzione sempre più alti. E i tassi sui mutui hanno fatto il resto».
La mancanza di case ha origine da un dato positivo: «Negli ultimi dieci anni, le aziende, per esempio quelle del comparto agroalimentare - aggiunge Dara - hanno incrementato le assunzioni. Molti lavoratori, dal 30 al 50%, non abitavano a Castiglione e hanno deciso di trasferirsi qui, comprando o affittando».
Ai dipendenti privati si aggiungono, poi, i pubblici: insegnanti dei poli scolastici, medici e infermieri.
Edilizia pubblica
Le case che il Comune assegna alle famiglie che ne hanno bisogno sono ottanta e sono tutte impegnate. Trentaquattro di questi, tra via Ascoli, via Cesare Battisti, via Botteghino e via Pietro Nenni, sono oggetto di un progetto di ristrutturazione atteso da diversi anni.
I lavori, che miglioreranno gli edifici dal punto di vista dell’antisismica e dell’efficienza energetica, sono stati finanziati con un bando del Pnrr. Pari a 2,7 milioni il piano economico complessivo dell’intervento.
Entro il 30 marzo, se non ci saranno impedimenti, la chiusura dei cantieri. Per poter sistemare le loro abitazioni, gli inquilini sono stati sposati momentaneamente altrove, non senza difficoltà.
«Quando abbiamo cercato appartamenti in affitto per queste persone - conferma Erica Gazzurelli, assessora al welfare - abbiamo fatto molto fatica, anche spostandoci nei dintorni. Le case non ci sono proprio e l’emergenza è su tutti i fronti. E quando costruiscono, di solito lo fanno sul venduto: sono già tutte accaparrate».
Chi, poi, ha problemi a sostenere i costi di un affitto, si rivolge alla Caritas o ai servizi sociali del Comune anche: «Spesso interveniamo noi direttamente - continua Gazzurelli - I nostri assistenti sociali cercano le case e fanno da intermediari». Un modo che serve anche a evitare che le famiglie più svantaggiate scontino la diffidenza di chi affitta.
Le case Aler
Non va meglio con gli appartamenti Aler: a Castiglione, secondo il dato del Sunia, il sindacato degli inquilini, sono 60, tutti impegnati tranne cinque che sono in fase di ristrutturazione.
«Troppo pochi per una città di oltre 20mila abitanti - commenta il segretario provinciale, Gianni Prendin - e con così tante aziende». Per fare un paragone, Mantova, che di abitanti ne ha circa 49mila, ha 455 case Aler (dati del Consorzio progetto solidarietà).
L’agenzia immobiliare: «Mercato vivace, ma poca offerta»
Poca offerta e a cifre non sempre affrontabili. Almeno non per stipendi medi.
«A differenza di altri centri, come per esempio Mantova, il mercato della casa di Castiglione delle Stiviere è vivace - segnala Gianfranco Belgiorno, titolare dell’agenzia immobiliare Italcasa di Castiglione delle Stiviere, in paese dal 2012 e in provincia da una ventina d’anni- ma servirebbero più abitazioni. Ci sono pochissime disponibilità per gli affitti e anche le possibilità di vendita sono limitate».
La grande richiesta di casa dipende, soprattutto, dalla presenza di un polo industriale, aziende che assumono operai e impiegati. Persone che si spostano a Castiglione da altri paesi e da altre province.
«Si tratta, mediamente, di operai, ma ci sono anche dirigenti - spiega Belgiorno - Famiglie di quattro persone con due figli che cercano casa il più possibile vicino al luogo di lavoro, perché lo spostamento quotidiano incide sui conti familiari. Nell’85% dei casi si tratta, per quanto riguarda Castiglione delle Stiviere, di acquisto dell’abitazione principale».
Le nuove costruzioni non riescono a tenere il passo. L’aumento dei costi dell’edilizia ha una parte di responsabilità.
«Si è verificato un aumento dei costi di produzione del 25/30%» sottolinea l’esperto. Un incremento che si riflette inevitabilmente sui prezzi d’acquisto, non più sostenibili per chi guadagna uno «stipendio medio di circa 1.500 euro al mese».
I prezzi medi d’acquisto sono aumentati: 1.800/1.900 euro al metro quadrato secondo l’analisi di Italcasa, più di 1.700 secondo altre immobiliari. «Due anni fa il prezzo era di circa 1.600 euro al metro quadrato - continua Belgiorno - ma bisogna anche considerare l’aumento dei tassi d’interesse sui mutui».
Anche le locazioni risentono dell’aumento dei prezzi: il canone d’affitto medio di un bilocale è di circa 500 euro al mese: una cifra che per un nucleo familiare può diventare difficile da sostenere. Sono cambiate, inoltre, alcune priorità: se qualche anno fa, una famiglia con uno o due figli si accontentava di un bilocale, ora chiede almeno tre stanze con l’aggiunta, però, di spazi esterni.
Le agenzie non hanno molti immobili a disposizione: tutte le costruzioni nuove sono prenotate e anche quello che si sta costruendo è, in gran parte, già venduto.
Come aumentare l’offerta? «Sarebbe opportuno sviluppare aree destinate a nuove costruzioni, eventualmente da affittare - risponde Belgiorno - Ma con i costi di costruzione è impossibile».