Tracollo Suzzara, mister Petrassi: «Non abbandonate questi ragazzi»
La situazione del Suzzara si fa sempre più complicata: nelle ultime sei partite zero punti e 34 gol subiti. Fanalino di coda a quota 12. Intanto, si allunga il divario con le squadre in playout, come Cividatese a 18 e Borgosatollo a 17. Se prima c’era ancora qualche possibilità, in caso di vittoria, di agganciare i playout, ora le speranze sono ridotte al lumicino.
La posizione del presidente
Il presidente della società Enzo Palvarini, al di là di dichiarare che la squadra onorerà il campionato fino alla fine, non vuole parlare di bilanci. Anzi, ha sempre detto che è disposto a farsi da parte purché ci sia qualcuno in grado di presentare un progetto serio. Il fatto è che fino a quando Palvarini non deciderà di fare chiarezza sulla situazione economica sarà difficile che arrivino manifestazioni di interesse. Nessuno compra a scatola chiusa.
I tifosi in fermento
Intanto, i tifosi suzzaresi e soprattutto gli ultrà “Susarès” sono in fermento. Sui social si leggono messaggi tipo “Caro presidente se ami veramente il Suzzara, ritira la squadra. Basta umiliazioni stiamo diventando la barzelletta d’Italia”; “Ma non si vergogna il caro presidente Palvarini a far umiliare quei ragazzi che la domenica scendono in campo?” e ancora “Palvarini e le istituzioni devono vergognarsi per il loro silenzio. La comunità suzzarese vuole sapere. Vergogna”.
Bisogna risalire agli anni Sessanta per trovare sconfitte così roboanti. Nel libro “Suzzara Calcio e i suoi protagonisti” (ed. Bottazzi) si legge che il Suzzara, all’epoca allenato da Orazio Zecchi in Prima categoria, nella stagione 1963-64 venne sconfitto al Comunale dalla Vis Notti 10-0 come domenica a Cellatica.
Gli unici a credere in questo Suzzara maltrattato e bistrattato sono il team manager Sandro Righi, mister Aldo Petrassi e la squadra, a cui bisognerebbe fare un monumento: «So che la situazione è disperata – ammette il tecnico – I ragazzi sono consapevoli che non hanno l’esperienza di un campionato di Promozione. Eppure, posso dire che i gol che prendiamo sono frutto di vere ingenuità. In allenamento dirò loro che dobbiamo trovare delle soluzioni».
L’accorata richiesta
«Chiedo ai tifosi, ai “Susarès”, di starci vicino nonostante tutto – continua Petrassi – Non abbandonateci, è chiaro che andare in campo e uscire pesantemente sconfitti non fa piacere a nessuno ma io ringrazio sempre i miei ragazzi per il loro coraggio e la loro dedizione alla maglia. Domenica (il 18 febbraio, ndr) a Cellatica al primo gol si erano già demoralizzati. Io sto cercando di tenere unito il gruppo».
Domenica 25 febbraio all’Allodi arriverà il Lodrino, team bresciano di metà classifica.