Dopo la maxi-rissa tra giovanissimi a Mantova pattuglie alle fermate e fuori da scuola

Come predisposto dal tavolo in prefettura convocato d’urgenza all’indomani della maxi-rissa tra studenti delle superiori, a partire dal 4 marzo sono stati intensificati i controlli e i pattugliamenti delle forze dell’ordine alle fermate dei bus e all’esterno degli istituti scolastici.

Intanto, proseguono le indagini della polizia locale cittadina per risalire ai responsabili del ferimento di un ragazzo di diciassette anni, durante il violento (e affollato) scontro partito venerdì 1° marzo dalla fermata del bus di Due Pini, poi divampato alla stazione passante Apam di viale Risorgimento per concludersi nella zona dei chioschi che si affacciano sui giardini di Palazzo Te.

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Oltre a disporre l’immediato «potenziamento mirato del dispositivo di vigilanza congiunto tra forze di polizia e polizia locale anche in corrispondenza delle fermate dei mezzi di trasporto e degli altri luoghi di aggregazione dei giovani, oltre che delle scuole», il prefetto Gerlando Iorio ha chiesto che, all’esito delle verifiche in corso, vengano adottati provvedimenti di prevenzione personale, come il Dacur (il Daspo urbano) a carico dei minori che hanno partecipato all’evento.