Netanyahu dice no alle proposte di Hamas, respinge le pressioni Usa e annuncia guerra ‘fino alla vittoria”
Il primo ministro israeliano ha anche confermato che le Forze di Difesa Israeliane hanno ricevuto l'ordine di iniziare le operazioni nella città di Rafah, nel sud di Gaza, dove la popolazione è aumentata di centinaia di migliaia di sfollati.
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Benjamin Netanyahu ha respinto i termini di un cessate il fuoco a Gaza proposti da Hamas e ha respinto le pressioni degli Stati Uniti per procedere più rapidamente verso una soluzione mediata della guerra, affermando che non ci può essere soluzione ai problemi di sicurezza di Israele se non una “vittoria assoluta” sul gruppo militante.
Il primo ministro israeliano ha anche confermato che le Forze di Difesa Israeliane hanno ricevuto l’ordine di iniziare le operazioni nella città di Rafah, nel sud di Gaza, dove la popolazione è aumentata di centinaia di migliaia di sfollati.
In un brusco rimbrotto all’amministrazione Biden e al segretario di Stato americano in visita, Antony Blinken, Netanyahu ha affermato che saranno necessari altri mesi di combattimenti prima che Hamas venga sconfitto.
Suggerendo che la vittoria era “a portata di mano”, il premier israeliano ha affermato che: “Non c’è alternativa al crollo militare [di Hamas]. Non ci sarà un crollo civile [del governo di Hamas] senza un crollo militare”.
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