Boggioni, prima medaglia alle Paralimpiadi: «Questo bronzo per me vale tantissimo»
PAVIA
Monica Boggioni entra nella storia: è la prima atleta pavese a salire sul podio delle Paralimpiadi, conquistando il bronzo nei 200 stile categoria S5 all’Acquatics Centre di Tokyo, una medaglia che vale da sola una carriera, una vita intera.
Monica, 24 anni, diplomata col massimo dei voti al liceo classico Ugo Foscolo di Pavia, laureata in biotecnologia e che sta attualmente frequentando il corso di Laurea Magistrale in biotecnologie mediche e farmaceutiche all’Università di Pavia, ha conquistato nella prima giornata dei Giochi Paralimpici in corso di svolgimento in Giappone il terzo posto nei 200 stile categoria S5 col crono di 2’55”70.
A botta calda
«Aver vinto la medaglia alla prima gara è un'emozione grandissima – ha dichiarato –. In questa medaglia c'è forse tutto un anno di Paralimpiade rimandata. Ci sono tutti gli sforzi condivisi con chi ha creduto in me in questo percorso. Quindi è pesante questa medaglia: ci sono tutti quelli che non possono essere presenti».
La nuotatrice pavese già nelle qualificazioni aveva dato l’impressione di poter salire sul podio, con una medaglia che appariva ampiamente alla sua portata, dato che chiudeva in seconda posizione nelle batterie dei 200 stile libero (categoria S5) col crono di 2’53”67, migliorando di quattro secondi il record personale, dovendosi inchinare soltanto al cospetto della britannica Tully Kearney (2’52”30). In finale la pavese è però rimasta sorpresa dalla partenza a razzo della Kearney e della cinese Zhang, mentre davanti a lei si posizionava anche la britannica Susanna Hext.
La gara
Per la medaglia d’oro la lotta è così immediatamente apparsa ristretta alle prime due, con la cinese che toccava tredici centesimi prima della inglese. Per il bronzo Boggioni, dopo l’iniziale smarrimento, ha iniziato a lottare, rimontando lentamente ma inesorabilmente la Hezt, sino ad agganciarla ai 150 metri per poi sprintare nell’ultima vasca, andando al sorpasso ai 25 metri finali e distanziandola sino all’arrivo con una progressione irresistibile.
La giovane cresciuta nell’Aics Pavia Nuoto al termine della competizione ha spiegato alla Provincia Pavese: «Sono assolutamente contenta della medaglia di bronzo. Onestamente era un podio che non mi aspettavo perché questa non è la mia gara e poi essere ad una Paralimpiade è davvero molto diverso rispetto a tutte le altre gare che avevo finora disputato. La finale mi è piaciuta, anche se all’inizio ho sentito tantissimo l’emozione. I più esperti avevano provato a spiegarmi cosa si sente quando si è sui blocchi di partenza della finale, dicendomi che quello che si prova prima di partire alle Paralimpiadi non si prova in nessun’altro evento, ma non capivo. Ora che ci sono passata posso dire che si tratta di emozioni che si comprendono soltanto se si vivono».
Emozionata
Monica è ormai un’atleta esperta, con diversi ori ai mondiale: «Ero davvero emozionata quando ho iniziato la finale e questo nelle prime bracciate mi ha un poco frenato, poi mi sono lasciata andare e mi sono detta di godermi la gara fino in fondo e cercare di divertirmi, ho dato il via alla rimonta e alla fine è andata benissimo, conquistando un bellissimo terzo posto».
Questa medaglia ha un sapore speciale per Monica Boggioni che ringrazia tutti, a partire dai familiari: «Hanno sempre creduto in me. La mia mamma, il mio papà, mio fratello Matteo, alla società, al mio allenatore Guy Soffientini sino alla mia squadra dell’Aics e il gruppo sportivo delle Fiamme Oro. E’ una medaglia pesante perché dentro ci sono davvero tutti, anche coloro che non possono essere presenti ma che sono qui, dentro il mio cuore, come il mio caro nonno Angelo, che da lassù starà sicuramente esultando».