Enduro, finalmente il via della “Sei giorni”. Partenza dalle 8 a Rivanazzano. Dove vedere le gare
L'attesa è finita. Scatta oggi, tra l'entusiasmo delle migliaia di appassionati che nel corso dell'ultima settimana hanno raggiunto l'Oltrepo Pavese, la 95^ edizione della Sei Giorni Enduro, che nelle prime tre giornate di gara vedrà i concorrenti impegnati con i difficili percorsi della Valle Staffora.
Il tracciato elaborato in territorio pavese, che si snoda tra la partenza dal paddock di Rivanazzano Terme e il controllo orario di Casanova Staffora, punto più lontano, in linea d'aria, raggiunto dalla corsa , sfiora i 200 chilometri di lunghezza (195 chilometri per la precisione) e, secondo le previsioni degli organizzatori, può essere percorso in circa sette ore e mezza.
Numerosi sono i punti che gli appassionati intenzionati a seguire le gesta dei concorrenti dovrebbero tenere presente: in questa prima giornata di gara, con bis nella seconda, il primo passaggio degno di nota è quello in località Casa Tui, poco distante da Godiasco (coordinate GPS fornite dall'organizzazione N44° 52.873' E9° 02.043') è un Cross Test, quello che, nell'ambiente, viene definito "fettucciato", cioè una prova su percorso delimitato da fettucce, impegnativo e vera e propria prova di resistenza in quanto generalmente caratterizzato da curve strette e lente, cambi di direzione, chicane e curve in rapida successione.
Nella terza giornata le moto romberanno poco prima, in località Stellara (coordinate GPS N44° 53.810 E9° 00.053). Sempre nelle fasi iniziali della corsa, alle porte di Godiasco, sotto la collina di Nazzano (coordinate GPS N44° 54.509' E9°02.953') è prevista la Maginot, prima delle due prove Enduro Test, in gergo la cosiddetta prova in linea. La prova in linea, per chi non lo sapesse, è una prova speciale cronometrata, caratterizzata da passaggi estremamente tecnici su ostacoli naturali, come tronchi, rocce o radici.
Gli Enduro Test sono considerati le prove più selettive, quelle che fanno la differenza in termini di classifica. Due le prove previste sul territorio pavese: oltre alla Maginot che, come già detto, verrà affrontata dai piloti in tutte e tre le giornate di gara, è prevista anche una seconda prova Enduro Test a Casanova (coordinate GPS N44° E46.179' E9° 14.375'), in programma nella parte solo nella prima e nella seconda giornata di gara e che gli addetti ai lavori considerano imperdibile per gli appassionati, vista l'elevata difficoltà tecnica.
Il percorso pavese prevede, poi, altri due Cross Test (per un totale di quattro): quello di Val di Nizza (coordinate GPS N44° 53.148ì E9° 10.584'), terza prova sia nella prima che nella terza giornata di gara, e quello, ritenuto particolarmente interessante, di Bagnaria (coordinate GPS N44° 49.628' E9° 07.069'), previsto, da programma, come quarta prova di gara nella seconda e nella terza giornata.
Occasione per vedere moto e piloti più da vicino in un contesto meno "tirato" saranno i tre controlli orari allestiti a Ponte Nizza, Casanova Staffora e Varzi. La corsa vedrà presentarsi sulla linea del via circa 650 piloti, con inizio delle partenze, approssimativamente, tra le 8.30 e le 9.00.
Trofei nazionali e per club
ome è noto, la Sei Giorni di Enduro, vera e propria Olimpiade del motociclismo fuoristrada, è la corsa disputata a cadenza annuale che assegna, su tutti, il titolo di Campione del Mondo Enduro a squadre Nazionali. Questo significa che il difficile lavoro di preparazione alla corsa inizia presto, con la selezione da parte delle Federazioni Nazionali dei componenti della squadra che verrà schierata in corsa. Cerchiamo, ora, di capire come viene affrontata la corsa più importante della stagione fuoristradistica a due ruote: da regolamento, le squadre nazionali possono schierare un team composto da tre o da quattro componenti, tenendo in considerazione ai fini della classifica solo i tempi fatti segnare dai tre piloti meglio piazzati nella classifica di giornata. È prassi per le Federazioni Nazionali schierare regolarmente quattro piloti, scelta che permette di affrontare la corsa con la quasi certezza che l'eventuale battura di arresto di un componente del team non abbia conseguenza sulla classifica assolut Il Trofeo Mondiale di categoria Junior, disputato da squadre composte da tre piloti di età non superiore a 23 anni. In questa corsa eventuali situazioni di pari merito vengono risolte a favore della squadra che schiera il pilota autore del tempo migliore. Ancora diversa la normativa che disciplina il Trofeo Femminile: da regolamento i team Nazionali possono essere composi da due o da tre atlete e ogni pilota, qualora si trovasse in condizione di non poter proseguire e doversi ritirare nel corso della giornata di gara, ha la possibilità di essere riammessa in corsa con una penalità di tre ore. Si tratta di una sorta di "gettone" che ogni concorrente può spendere una sola volta durante l'intera competizione. Questa regola, con le stesse identiche modalità, viene applicata anche al Trofeo per Club: in questa classe la Sei Giorni, oltre a mettere in palio un Trofeo di squadra, assegna anche premi individuali ai singoli piloti sotto forma di medaglie. Le medaglie d'oro vanno ai piloti che completano i sei giorni di competizione entro il 10% dal tempo del migliore della propria categoria, le medaglie d'argento vanno ai piloti che chiudono con un distacco totale inferiore al 40%, mentre le medaglie di bronzo a tutti gli altri piloti, purché classificati entro il tempo limite. In tutto questo, tuttavia, basta chiedere a qualunque concorrente, dal titolato professionista Nazionale al gentleman rider appassionato, per capire come le maggiori preoccupazioni, più che la difficoltà del percorso di gara e la lotta col cronometro, arrivino dall'incognita affidabilità: nella eventualità di problemi tecnici alla propria moto, infatti, ogni concorrente deve essere anche meccanico di sé stesso, dal momento che il regolamento vieta di ricevere assistenza, fatta eccezione per poche operazioni, come i rifornimenti di carburante, i cambi d'olio e lo spurgo del liquido dei freni. —