La stella delle Br al Comitato di Michetti. Meloni: “Ultimo atto del vostro odio. Letta vada in visita a dare solidarietà”
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A vernice rossa anche la scritta «fascista» sopra il nome del candidato sindaco del centrodestra a Roma. La solidarietà di Gualtieri e Zingaretti
In un clima avvelenato, finisce vittima stavolta il candidato sindaco di centrodestra a Roma. «È stato profanato il mio comitato. Hanno scritto fascista accanto a “Michetti sindaco”. Non sono fascista Ho avuto una sola tessera: quella della Dc. Sono entrato in oratorio con l'Azione cattolica e sono sempre stato guidato da ideali degasperiani. Sono sconcertato che si arrivi a livelli così bassi per “uccidere una persona”». Enrico Michetti durante confronto con il dem Roberto Gualtieri, al TgR, ha dato la notizia delle scritte comparse fuori al suo comitato. Poi ha spiegato: «Stelle a cinque Punte delle Brigate Rosse e minacce di morte contro di me. Sono sconcertato. Il nostro comitato è stato profanato e vandalizzato con le stelle a cinque punte delle Brigate Rossa, Michetti fascista e richiami a Piazzale Loreto». Secondo il candidato sindaco di Roma, «questo è il risultato del clima di odio che si è creato intorno a me ed a tutto il centrodestra e che è stato alimentato in tutti questi mesi di campagna elettorale dalla sinistra. Adesso basta, non accetterò più attacchi che hanno addirittura portato a queste intimidazioni e minacce che offendono la mia persona e che mettono in pericolo la democrazia. Questa è una vergogna».
Giorgia Meloni attacca: «Pesantissime minacce di morte al candidato sindaco di Roma Enrico Michetti firmate con la stella rossa delle Brigate Rosse e comitato elettorale vandalizzato. È solo l'ultimo atto di una vergognosa e indegna campagna di odio contro il centrodestra e Fratelli d'Italia, alimentata dalla sinistra e da chi va ripetendo che il nostro partito è un covo di pericolosi estremisti sovversivi fuori dall'arco costituzionale e democratico», ha detto Meloni. «Mi aspetto la condanna unanime da parte di tutte le forze politiche e che tutti i segretari di partito, a partire da Enrico Letta, vadano di persona al comitato a testimoniare la propria solidarietà a Michetti. È indegno e irresponsabile quello che da settimane, e per cinico calcolo elettorale, sta accadendo ai danni di Fdi. Ne chiederemo conto. Le intimidazioni non ci fermano: Roma merita un governo all'altezza della sua storia e delle sue enormi potenzialità. A Enrico tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Non mollare. Ps: ovviamente il comitato, nell'ultimo giorno di campagna elettorale, è inagibile».
«Piena solidarietà a Enrico Michetti per le gravi scritte apparse durante la notte nella sede del suo comitato. Un atto inaccettabile che va condannato con fermezza. Siamo e saremo sempre contro qualsiasi atto intimidatorio e di violenza», ha scritto su twitter il candidato a sindaco del centrosinistra Roberto Gualtieri. «E' una cosa deprecabile, bisogna sempre rispettare le persone, io lo ho fatto. C'è una leale competizione con lo sfidante. Ho criticato che la coalizione di Michetti si sia allargata molto destra, ospitando candidati di CasaPound. Michetti ha tutta la mia solidarietà». Anche il governatore Dem Nicola Zingaretti ha voluto esprimere solidarietà al candidato della destra: «Voglio esprimere la mia solidarietà e quella della Regione a Enrico Michetti. Pieno sostegno alle Forze dell’Ordine che stanno indagando sui responsabili di questo vile attacco. La violenza non deve mai sostituire il confronto politico».