Senzatetto in strada di notte, l’allarme del volontariato di Vigevano
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Martedì mattina un 60enne è stato trovato addormentato a terra sotto una coperta. La Caritas: «I dormitori sono pieni, ma c’è anche chi rifiuta di farsi aiutare»
VIGEVANO
Ha destato parecchia preoccupazione martedì mattina la vicenda di un senzatetto di 60 anni che è stato trovato steso a terra con solo una coperta addosso, nei pressi della rotatoria del Pronto soccorso dell’ospedale. Una vicenda che per fortuna si è conclusa positivamente: il 118 ha spedito un’ambulanza per assistere l’uomo, che stava solo dormendo profondamente, nonostante il termometro fosse attorno agli zero gradi. Dopo una lunga trattativa con i soccorritori, l’uomo ha deciso di non farsi visitare al Pronto soccorso.
Sono attualmente almeno tre le persone che dormono all’aperto a Vigevano, incuranti del freddo. Le alternative ci sarebbero anche, ma questi senzatetto rifiutano le soluzioni proposte dagli operatori sociali. Due di questi uomini vengono segnalati in periferia, in automobile, mentre il sessantenne è stato spesso trovato nell’area attorno al Pronto soccorso dell’ospedale.
La rete sociale
«Sappiamo che ci sono persone che scelgono di restare all’aperto anche d’inverno – commenta il presidente della Cri, Andrea Motta. – Sono casi complicati anche per gli operatori, perché difficilmente si fanno aiutare».
La rete sociale vigevanese si compone di diverse forme d’aiuto: i due dormitori, la Caritas con il progetto Arca, e via via sino alla rete dei servizi sociali comunali.
«Chiedo a tutti uno sforzo per aiutare queste persone – dice l’assessore ai Servizi sociali, Marzia Segù – perché per iniziare un percorso di aiuto serve che chi è in difficoltà accetti di essere seguita con i nostri protocolli».
Tolti i casi di estrema emergenza, i servizi sociali possono aiutare solo i residenti a Vigevano, per esempio. Caritas è davvero in prima fila, con il progetto Arca (in cui Caritas è aiutata da Croce rossa, Insieme a mensa, San Vincenzo De’ Paoli, Fondazione Roncalli e Le vele) che permette a tutte queste persone di avere un aiuto concreto e immediato, rivolgendosi agli sportelli che si trovano in corso Genova 5.
I servizi della Caritas
«Conosciamo l’uomo che è stato soccorso ieri mattina – spiega don Moreno Locatelli, direttore della Caritas. – È un’anima libera e non c’è verso di offrirgli alcuna soluzione. È già da un po’ che viene intercettato dai volontari».
La Caritas ha il termometro del fenomeno clochard a Vigevano: «I due dormitori sono pieni e per noi è un segnale positivo – prosegue don Moreno. – Ci sono 3 o 4 situazioni in cui invece le persone preferiscono rimanere all’aperto o in macchina. Altri si arrangiano dormendo in edifici abbandonati». Anche questo è un fenomeno noto, visto il numero di segnalazioni. Probabilmente il sessantenne soccorso ieri è noto anche perché si rivolge al Coordinamento volontariato, che ha lo sportello di aiuto a due passi da dove è stato trovato dormire. «Abbiamo persone che chiedono aiuto – conclude Rossella Buratti del Coordinamento volontariato, – ma possiamo solo limitarci a cercare di convincerle a trovare una soluzione per non restare al freddo». Oliviero Dellerba