«Sono aumenti ingiustificati»: prodotti Pepsi via dagli scaffali
La battaglia di Carrefour contro i rincari del colosso americano arriva a Pavia. Federconsumatori: «Segnale forte, ma non è garanzia di tutela per chi acquista»
PAVIA. Rincari esagerati e soprattutto ingiustificati. Carrefour dichiara guerra ai marchi che, a giudizio della catena francese della grande distribuzione, vogliono approfittare della situazione per aumentare i prezzi di alcuni prodotti in maniera arbitraria, diminuendo _ al contempo _ la quantità del prodotto. La catena di supermercati Carrefour ha deciso di interrompere la vendita dei prodotti della multinazionale PepsiCo nei suoi negozi in Francia, estendendo poi questa decisione ai supermercati in Italia, Belgio e Spagna.
E così anche da bancali dei vari supermercati pavesi, così come del resto successo in tutto il mondo, addio ad alcune bevande gassate e prodotti salati targati Usa con un’inedita operazione di comunicazione contro lo shrinkflation, vale a dire l’espediente di ridurre la quantità o qualità di un prodotto senza che il suo prezzo venga ritoccato. Si tratta, nello specifico, di bottiglie di Pepsi, vari tè e bottiglie Lipton, 7 Up, tutte le patatine Lay’s, Doritos, nonché tutti i prodotti per aperitivi del marchio Bénenuts e cereali Quaker.
Prodotti rimossi e avvisi
Nel supermercato di viale Matteotti, ad esempio, sono stati tolti due prodotti in particolare: Pepsicola e patatine Lay's, sempre del noto marchio Usa.Un piccolo inciso: l'arrivo di Pepsi-Lay’s, dieci anni fa, ha ridotto via via gli spazi delle aziende italiane che producono snack accelerando il processo di consolidamento del settore. Sugli scaffali, dunque, Carrefour tolto bevande e patatine esponendo un cartello che toglie ogni dubbio all'acquirente sul perchè quella marca sia sparita. «Non vendiamo più questa marca _ recita l'avviso _ a causa di un aumento inaccettabile dei prezzi d'acquisto». La mossa del colosso della grande distribuzione francese, comunque, fa scalpore.
Federconsumatori
Anche se Cristiano Maccabruni, presidente di Federconsumatori Pavia, invita alla prudenza. «Bisognerebbe conoscere a fondo la vicenda prima di avventurarsi in un giudizio di cui non si conoscono i risvolti _ spiega _. Una mossa azzeccata certamente dal punto di vista del marketing. Nel senso che sarei cauto nel far passare Carrefour come paladino dei consumatori. Bisognerebbe però anche conoscere le motivazioni delle aziende che hanno deciso di alzare i prezzi per dare un giudizio oggettivo». Guerra commerciale fra giganti o meno, di sicuro la mossa del colosso della grande distribuzione francese, comunque, fa scalpore. «Detto questo, comunque, ben vengano tutte le iniziative che in qualche modo tendono a tutelare il cittadino _ prosegue ancora Cristiano Maccabruni. Di sicuro quello dato dal marchio francese è un segnale forte che, al momento, non si ricorda almeno nel recente passato. Bisogna vedere, però, anche quanto questa presa di posizione durerà».